LA CITTÀ “FANTASMA”

11-copiaTODI – Il centro storico versa, ormai, in una difficile condizione a seguito della ben nota crisi economica che ha portato alla chiusura di un gran numero di attività commerciali. In generale lungo le vie principali della città, in particolare su quella che ospita una delle due sedi della nostra scuola, Via Roma. A testimoniare la gravità della situazione i numeri resi noti dall’ufficio del Commercio del Comune: nel 2015 ci sono state 15 cessazioni definitive di cui 1 per subingresso e trasferimento fuori dal centro storico e solo 8 nuove aperture. Le attività che risultano aperte nel centro storico sono 100. Dati niente affatto confortanti considerando che, se anche al 31 dicembre 2014 le nuove aperture (7) e le cessazioni riscontrate (8) erano pressoché costanti, a fronte di 106 attività presenti e di due nuovi temporary store, cioè attività aperte o chiuse alternativamente in vari periodi dell’anno, al 5 maggio 2014 erano 110 gli esercizi pubblici con l’apertura di un ulteriore temporary store, 11 le nuove aperture di cui 4 per sub ingresso e cinque le cessazioni definitive. Negli ultimi due anni, dunque, il trend è stato chiaramente negativo. Una situazione aggravata, oggi, dal fatto che nel solo mese di dicembre hanno chiuso i battenti ben tre attività, da quella di abbigliamento di Rosita Miani davanti al bar Pianigiani ad altre due significative anche per la storia e per la tradizione della città, la macelleria Fraolini e il bar di Santa Maria, mentre a breve ne chiuderanno altre tra le quali il negozio Serenella e il bar Mazzuoli. Al di là del problema economico evidente, la chiusura di questi negozi che abbassano le saracinesche e rimangono vuoti porta con sé un’altra importante questione: il decoro e la pulizia delle vetrine che troppo spesso vengono lasciate sporche, niente affatto curate dai proprietari, con una conseguente perdita di immagine della città stessa che, alla vista meravigliata di un turista che sale dal Corso, appare una ‘’città fantasma’’. Relativamente a questo aspetto appare interessante e di buon auspicio il commento dell’assessore con delega al commercio Manuel Valentini: “per quello che rientra nelle competenze del Comune- ha garantito- faremo il possibile per rendere più pulite e decorose le vetrine chiuse. Provvederemo entro brevissimo tempo con una seconda ordinanza dopo che la prima era stata già fatta tempo fa (ben prima della nostra sollecitazione, ma senza sortire alcun effetto ndr…) in cui era stato chiesto e sarà chiesto di nuovo ai proprietari dei negozi di tenerli possibilmente puliti anche per rendere gli stessi locali più appetibili per eventuali nuovi acquirenti”. “In tal modo- ha aggiunto- si cercherà di rendere la nostra città più viva ed aperta alle nuove tendenze e alle nuove dinamiche che potranno farla tornare più vicina anche al mondo del turismo dal quale in queste condizioni sembra ormai tagliata fuori”.

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