TODI – «Dal 12 settembre i pullman con capienza superiore ai 30 posti non entreranno più nel centro storico». Con queste parole l’amministrazione comunale ha ufficializzato in una nota scritta, alla vigilia dell’apertura dell’anno scolastico, il nuovo provvedimento. In base alle recenti disposizioni, gli autobus della linea extraurbana lasciano gli studenti al Piazzale della Consolazione, o presso Porta Orvietana, nelle vicinanze dell’ascensore, e non più a Piazza Jacopone. Sono previste tre specifiche navette che accompagnano gli studenti nell’orario di entrata e di uscita da scuola. «È un passo avanti verso la Todi che sogniamo», afferma il sindaco. Ma gli studenti, le loro famiglie e lo stesso Dirigente scolastico del Liceo “Jacopone da Todi” la pensano allo stesso modo? La grande quantità di ragazzi non può essere gestita con un numero così esiguo di navette. Infatti, i ragazzi non riescono ad essere in classe in tempo utile per l’inizio delle lezioni, alle 8:10.
«Ritengo che si tratti di un problema molto serio – spiega il Dirigente scolastico Sergio Guarente – tale da comportare notevoli disagi per gli studenti e per il personale del Liceo “Jacopone da Todi”: i ritardi che gli alunni sono costretti ad affrontare giornalmente per accedere alle nostre due sedi hanno indubbie ripercussioni sull’esercizio del diritto allo studio e sulla qualità della didattica».
«Con il nuovo provvedimento – afferma Francesca Tesei della classe 3ASU in attesa della navetta alla Consolazione – non riesco ad essere a scuola prima delle 08:20. Non sono affatto contenta di queste modifiche imposte dal Comune di Todi. Scendere alla Consolazione è sempre un problema poiché la quasi totalità degli alunni del Liceo “Jacopone da Todi” usufruisce dei mezzi pubblici per arrivare alle due sedi, e il numero degli autobus navetta messo a disposizione è del tutto insufficiente».
La situazione, fino a qualche tempo fa, non era migliore presso Porta Orvietana. «Ogni giorno all’ascensore – spiega Nicolò Latini della 4AL – c’era una lotta tra gli studenti con spinte e gomitate per riuscire ad entrare; poi, una volta all’interno, non si riusciva a muovere nemmeno un muscolo a causa del numero eccessivo di persone». La possibilità di fermata offerta agli studenti presso Porta Orvietana non decongestionava dunque il traffico, anzi produceva un ingorgo nell’utilizzo dell’ascensore, che peraltro risulta da settimane “in manutenzione”, con la necessità – per chi, docente, studente, comune cittadino o turista, voglia da lì arrivare in Piazza Jacopone – di ricorrere a un’ulteriore navetta, disponibile ogni 15 minuti circa nel piazzale antistante all’ascensore stesso.
Tra i fattori positivi del divieto di accesso in centro agli autobus di grandi dimensioni ci sarebbero, secondo l’amministrazione comunale, la decisiva riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, l’eliminazione dei rischi per i pedoni e dei danni che i mezzi di quella grandezza e peso hanno causato nel corso degli anni ai marciapiedi di via Ciuffelli.
Tuttavia è necessario che il Comune venga incontro alla popolazione studentesca del Liceo, poiché i disagi pervenuti tra gli studenti sono molteplici. Anche i genitori parlano di “studenti stipati come sardine” e di spiacevoli equivoci: a qualche studente sarebbe stato richiesto dai conducenti delle navette un abbonamento supplementare, e coloro che ne siano risultati sprovvisti sarebbero stati persino invitati a scendere.
Abbiamo chiesto ad alcuni ragazzi del Liceo di pensare a delle proposte. «Proporrei – aggiunge quindi Nicolò – che venissero fornite altre navette, oltre a quelle già disponibili; inoltre dovrebbero essere più spaziose cosicché più studenti riescano a raggiungere la scuola in tempo utile». La scuola si è fatta portavoce delle esigenze e dei disagi manifestati dai ragazzi e dalle loro famiglie, chiedendo all’amministrazione comunale il raddoppio delle navette e il ripristino del percorso tradizionale degli autobus da Porta Romana al Piazzale della Consolazione, invece dell’attuale percorso da Porta Romana al Piazzale della Consolazione passando per Porta Perugina e Porta Orvietana, e ciò al fine di accelerare l’arrivo dei ragazzi. Il Dirigente scolastico, insieme al presidente del Consiglio d’Istituto, Giovanni Antonelli, ha inviato una lettera al Comune e ha incontrato l’assessore alle politiche scolastiche, Alessia Marta, e il sindaco, Antonino Ruggiano.
«In qualità di dirigente scolastico – afferma il Preside – mi sono attivato tempestivamente, segnalando all’amministrazione comunale di Todi le problematicità e le criticità emerse in relazione alle nuove modalità di accesso dei servizi di trasporto scolastico in centro storico. In particolare, il mio intervento è stato formalizzato attraverso una nota in cui sono stati chiesti dei correttivi urgenti in relazione alle problematiche individuate, con particolare riferimento ai ritardi e ai disagi degli studenti del Liceo». Ancora oggi, però, non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale da parte dell’amministrazione comunale in risposta alle richieste della scuola.
Studenti e genitori sono sul piede di guerra.