EDITORIALE

#RESTIAMOACASA. E’ il mantra che ci ossessiona  in questi giorni. Restiamo a casa perché un virus ha sconvolto le nostre vite e ci ha relegato in quarantena senza rapporti con il mondo esterno, restiamo a casa per evitare di ammalarci e spezzare la catena dei contagi, restiamo a casa rispettosi delle regole, ma inevitabilmente  dobbiamo rinunciare a qualcosa.  Non possiamo più andare a scuola, assistere  alle lezioni, coltivare le relazioni umane, portare avanti i nostri progetti scolastici, compresi quelli di Sottob@nco. Erano ancora molte le iniziative che avevamo in serbo per i ragazzi della nostra redazione, a partire dall’incontro con l’esperto di slow jurnalism Alberto Puliafito, alla frizzante avventura del TIC (telegiornale in classe) in collaborazione con la RAI.

Il Coronavirus per quest’anno ci ha impedito di completare i nostri programmi, ma non ci ha tolto la voglia di fare e di andare avanti, di rapportarci con i nostri allievi e di ideare nuove esperienze di crescita, nonostante tutto. Sì perché la scuola, la Nostra Scuola, non si è mai fermata, tutti gli insegnanti, dalla sera alla mattina (questa volta è proprio il caso di dirlo!) si sono attivati con la Didattica A Distanza e, naturalmente, neanche Sottob@nco poteva fermarsi. Dopo un attimo di sgomento, provocato dal susseguirsi delle notizie, ci siamo rimboccati le maniche e, con l’entusiasmo di sempre, abbiamo progettato  il secondo numero del giornale, approfittando dell’inconsueta esperienza  casalinga per approfondire argomenti a noi particolarmente vicini.

Infatti questa nuova uscita è  molto attenta alle tematiche connesse alla situazione attuale, ma anche a questioni di grande interesse e sensibilità per i giovani. Si parte  dai lavori del COC, per poi giungere alle testimonianze dirette dei nostri studenti impegnati con le lezioni online, dall’intervista al sindaco Antonino Ruggiano sui provvedimenti del Comune per l’emergenza sanitaria,  alle riserve riguardo una didattica eccessivamente digitalizzata e ad un uso smodato dei dispositivi elettronici, dal cyberbullismo alla sindrome di Tourette, senza trascurare  l’ansia per il futuro che incombe. Alla nostra redazione questa volta si è aggiunta la collaborazione di due ex giornalisti di Sottob@nco, Giulia Tiburzi e Tommaso Marconi, segno evidente che le esperienze che si consumano entro le mura scolastiche lasciano un segno indelebile in ognuno di noi e non si possono, anzi non si devono, dimenticare perché sono state una tappa fondamentale del nostro viaggio. Tutto ciò conferma la mission del nostro giornale, quale occasione di crescita e di formazione, di esercizio al senso critico e alla riflessione, di confronto con la realtà che ci circonda, insomma una vera e propria officina del pensiero e dell’azione. A questo proposito non poteva mancare uno sguardo al nostro territorio, grazie agli articoli sullo stato dei lavori dell’ex Ferrovia Centrale Umbra,  alla “Missione Musica”,  alle proposte di valorizzazione della città dell’ABC eventi, alla riflessione sulla chiusura di esercizi commerciali nel centro storico.

Questo e molto altro è il contenuto del secondo numero di Sottob@nco, che è anche l’ultimo, per questo anno scolastico. Tuttavia, se ci guardiamo indietro, il bilancio della nostra avventura editoriale non può che essere positivo. Basti pensare alla condivisione di due momenti veramente formativi: l’incontro con  Sonia Montegiove, analista, programmatrice ed esperta nell’ambito del digitale, l’uscita a Roma con la visita alla redazione del Corriere dello Sport  e  alla sede del Parlamento Italiano, con il conseguente incontro presso l’ufficio stampa della Camera dei Deputati con i giornalisti Stefano Menichini, Annamaria Baccarelli e Marco Di Fonzo:  un vero e proprio privilegio per i nostri ragazzi!

Quindi è il caso di apprezzare il buono e l’utile che abbiamo ricevuto da queste esperienze, senza pensare troppo a ciò che ci siamo persi, perché una volta finita questa emergenza avremo ancora più entusiasmo per affrontare il nostro cammino ed arricchire il nostro percorso di crescita. Infatti, nonostante tutta la fatica e l’impegno che la scuola richiede, ci siamo resi conto che ci manca tanto, perché è la nostra palestra di vita, è il nostro salotto letterario, è il collante  delle nostre relazioni, è un “esercizio di libertà”, come afferma il Presidente della Repubblica Mattarella, e questa impasse ci ha fatto capire che fino ad ora avevamo dato per scontato un diritto irrinunciabile ed una verità incontrovertibile. Pertanto, nonostante sia iniziata la fase due dell’emergenza COVID-19, noi restiamo a casa, ma…#NONVEDIAMOL’ORADITORNAREASCUOLA!

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