La parola “futuro” trasmette paura, in quanto simboleggia qualcosa che l’uomo non può controllare, né prevedere. Per quanto ci si impegni per progettarlo al meglio, ci sarà sempre qualcosa che manderà a monte i nostri piani.
Viviamo in un mondo dove “del doman non v’è certezza” (come disse Lorenzo de’ Medici, detto anche “il Magnifico”) e la diffusione del COVID-19 ne è una concreta dimostrazione. Probabilmente, “grazie” a questo terribile evento, tutti noi abbiamo preso consapevolezza del fatto che la vita è imprevedibile, non si sa mai cosa può accadere da un momento all’altro.
“Carpe diem” direbbe il poeta latino Orazio, ovvero: cogli l’attimo, goditi quello che la vita ti offre, sii felice per quello che hai oggi, senza pensare a quello che potrebbe succedere domani. E forse è proprio questa la filosofia di noi giovani… Noi preferiamo goderci i cosiddetti “migliori anni della nostra vita” tra amicizie ed amori che vanno e vengono, piuttosto che pensare al nostro futuro. Forse perché rifiutiamo l’idea che prima o poi anche noi diventeremo adulti, ed in quanto tali, aumenteranno i problemi, le difficoltà, le responsabilità…
“Dico ai giovani: non pensate a voi stessi, pensate agli altri. Pensate al futuro che vi aspetta, pensate a quello che potete fare, e non temete niente. Non temete le difficoltà: io ne ho passate molte, e le ho attraversate senza paura, con totale indifferenza alla mia persona.” Queste sono le parole di Rita Levi Montalcini, la quale con questo appello ai giovani, ha voluto invitarci a riflettere sul nostro futuro, senza però avere paura dei problemi che potrebbero intralciare il nostro cammino. La vita di tutti gli esseri umani è contrassegnata da ostacoli: c’è chi ne supera di più e chi di meno, ma la bravura sta proprio nella capacità di affrontarli con coraggio.
“Cosa vuoi fare terminata la scuola?” Questa è una delle tipiche domande che i parenti ci pongono puntualmente durante i pranzi o le cene di Natale o di altre festività. La maggior parte delle volte la risposta è: “Ancora non lo so”. Questo accade perché le possibilità che si hanno davanti agli occhi, una volta finita la scuola superiore, sono talmente tante che è quasi sempre impossibile avere un’idea ben precisa. E’ una scelta importante da fare, in quanto determina il nostro domani e per questo motivo molto spesso si ha paura di prendere la decisione sbagliata. Abbiamo bisogno di sentire altri pareri, magari quelli di mamma e papà, con la speranza che ci indirizzino su cosa veramente amiamo fare, perché d’altronde sono coloro che ci conoscono meglio di chiunque altro.
In conclusione si può dire che è del tutto normale provare angoscia per ciò che potrebbe accadere (dati tutti i problemi che succedono al giorno d’oggi), ma l’importante è non trasformare questo stato d’animo nel cosiddetto “mal di vivere”. Una delle tante cose che si potrebbe fare per cercare di vivere in un futuro migliore, consiste proprio nel modo di affrontare questi periodi: bisogna trovare sempre la capacità di sorridere ed essere fiduciosi.