TODI – Sono in crescita allarmante i disturbi del comportamento alimentare, vale a dire l’anoressia, cioè il rifiuto del cibo e la paura ossessiva di ingrassare, e la bulimia, l’ingurgitare una quantità eccessiva di cibo per poi ricorrere a diversi metodi per riuscire a non metabolizzarlo e quindi, a non ingrassare. A rivelarlo l’attività del Centro di Palazzo Francisci, fiore all’occhiello della sanità umbra, una delle strutture più importanti nel territorio italiano che aiuta a curare le persone affette dalle due patologie sopra citate. La percentuale di casi ha raggiunto in pochi anni una cifra molto inquietante: il 300%. “Negli ultimi anni è aumentata la percentuale di anoressia nei maschi- ha affermato la dottoressa Laura Dalla Ragione, direttore Rete Dca Usl 1 dell’Umbria, referente scientifico del Ministero della salute e della Presidenza del Consiglio e presidente della nuova società scientifica Siridap cui hanno aderito i centri di tutta Italia- oggi si attesta intorno al 20% ma la percentuale di persone affette aumenterà, purtroppo, anche nei prossimi cinque anni”. A conferma di ciò, la presenza dei maschi all’interno del centro tuderte, circa 4 su 18 per ogni ciclo. “Ospitiamo 18 persone minorenni, per ogni ciclo che ha una durata minima di tre mesi e massima di cinque- ha spiegato Laura Dalla Ragione- e più di 200 sono gli operatori coinvolti”. Situato nel centro storico della città, la struttura di Palazzo Francisci offre un programma innovativo residenziale. Al suo interno vengono effettuate terapie ambulatoriali e gli adolescenti più gravi seguono un trattamento multidisciplinare che comprende, oltre all’aspetto nutrizionale, anche quello psicologico. Ma l’attività più importante che coinvolge gli ospitati è quella emotiva in cui si cerca di far ritrovare quell’ armonia mente-corpo che era stata persa attraverso interessanti laboratori di danza e teatro. Le persone più piccole che ospita il Centro hanno intorno agli 11/12 anni, dato questo che evidenzia come si sia abbassata l’età delle persone coinvolte in queste patologie che può raggiungere perfino gli 8 anni. In collaborazione con l’Università di Perugia, poi, si cerca di capire quali possano essere le cause di queste patologie, una delle quali, sia pure in piccola percentuale, è la componente genetica. “I fattori culturali sono tra le principali cause delle due patologie”, questa è la triste realtà che ci è stata presentata dalla dottoressa Dalla Ragione. E non è un caso che proprio lo scorso 15 Marzo sia stata celebrata la “Giornata nazionale a contrasto dell’anoressia e della bulimia”, con importanti iniziative che sono state prese nel territorio umbro: innanzitutto è stato organizzato un convegno a Spello, promosso dalle due associazioni umbre ‘Mi fido di te’ di Todi e ‘Bucaneve’ di Castiglione del Lago, e proprio in quest’ultima realtà sono state colorate le fontane con un colore viola dalle ragazze affette da queste patologie. In serata, invece, si è tenuta una cena a Spello, cui hanno partecipato oltre trecento persone, per raccogliere i fondi da destinare all’attività di Palazzo Francisci.