TODI- Il progetto relativo alla riqualificazione del chiostro di San Fortunato coinvolge gli studenti delle classi 3AS, 3BS, 3AL, 3BL, 3ASU, 3BSU. Ai ragazzi che hanno aderito è stata fornita l’opportunità di partecipare attivamente alla realizzazione del progetto, ideato per essere inserito nelle 70 ore obbligatorie di alternanza scuola-lavoro previste dalla Riforma della Buona Scuola per gli studenti del terzo anno. I ragazzi hanno seguito lezioni di botanica, architettura e progettazione della durata di un’ora, utili alla realizzazione del progetto finale, per poi mettere in pratica le conoscenze acquisite nell’ora di corso successiva. Con l’aiuto dei docenti Luca Castrichini e Catia D’Amore, i ragazzi hanno portato a termine il progetto dimostrandosi all’altezza del compito ed hanno elaborato varie proposte di intervento con lo scopo di incrementare l’attività turistica e culturale, con finalità pedagogiche. I ragazzi del 3AS si sono fatti ispirare dalla cultura persiana per la loro proposta di intervento, pensando di dividere l’area verde in quattro parti, ognuna che ricordasse uno dei quattro fiumi del paradiso persiano, che dividevano i giardini dell’Anima, del Cuore, della Mente e dell’Essenza. Il 3AL ha incluso, nella proposta di intervento, un palco semicircolare per la messa in scena di rappresentazioni teatrali e musicali. Il 3BSU ha previsto delle panchine per svolgere lezioni all’aria aperta, metodo di insegnamento innovativo. C’è chi, invece, come il 3BS, ha deciso di dare più importanza a fiori e piante, prevedendo costruzioni che ospiterebbero diverse specie florovivaistiche, oppure chi, come il 3ASU, ha scelto di dare importanza ai significati simbolici prevedendo, nella proposta di intervento, una fontana a simbolo della purezza donata agli uomini dopo aver ricevuto il sacramento del battesimo. A testimonianza dell’impegno degli studenti partecipanti il docente Luca Castrichini ha detto: “Immagino di essere un architetto, e non un professore, che ha organizzato uno stage, ebbene, avrei già pronto un contratto per molti ragazzi che dal primo giorno si sono impegnati, documentati, utilizzando programmi e tecnologie più avanzate per dar forma alle loro idee”.
Giulia Lucaroni
Idea ottima quella di coinvolgere i ragazzi nel progetto di
Miglioramento delle condizioni in cui versa attualmente il chiostro, ma non basta. La pavimentazione, l’illuminazione e gli escrementi dei piccioni sono problematiche che i ragazzi non possono risolvere. Occorre una regia che sappia coniugare la capacità di saper restaurare un edificio storico e al contempo faccia business per procacciare il denaro indispensabile per i lavori di manutenzione. La soluzione non pioverà dal cielo. Quante sono infatti le probabilità che qualche maison del lusso restauri Il chiostro così come è stato fatto con Trinità dei Monti a Roma?