TODI – Tra le numerose attività introdotte nel mondo dell’istruzione dalla “Buona Scuola” (legge 107/2015) c’è quella dell’Alternanza scuola-lavoro.
Per i licei, che da sempre sono corsi di studi preparatori a quelli universitari, questa nuova concezione da subito orientata verso il mondo lavorativo rappresenta un vero cambiamento. L’Alternanza scuola-lavoro è stata pensata anche per i licei dal Ministero dell’Istruzione a seguito dell’elaborazione dei dati ISTAT relativi alla disoccupazione, con lo scopo di orientare i giovani al mondo del lavoro. Un orientamento che, al Liceo “Jacopone da Todi”, si articola in due fasi. La prima è quella della formazione a scuola, relativa ai quattro indirizzi che il liceo comprende, con ore di formazione aggiuntive e corsi su particolari ambiti inerenti i corsi di studio. La seconda fase, invece, è quella lavorativa, rappresentata dal tirocinio degli allievi presso strutture ed enti scelti autonomamente o consigliati dalla scuola stessa.
Il progetto nella nostra scuola è coordinato e gestito quest’anno dalla prof.ssa Giusi Gualtieri, è molto elaborato e prevede di ampliare notevolmente gli eventi e gli spazi dedicati a questa attività. Si sta lavorando per allargare le conoscenze degli studenti grazie a percorsi dal respiro europeo e per fornire loro maggiori competenze di base, dalla carta dello studente a corsi come quello per il primo soccorso o sulla sicurezza.
Altre ambizioni del nostro Liceo sono l’ottenimento dell'”Europass” per le quarte classi (per poter portare il progetto anche all’estero, con scambi culturali e sessioni lavorative) e le attività sulle soft skills (che permetterebbero di ampliare tutte le competenze sociali e di comunicazione, fondamentali nell’odierno mondo lavorativo) per gli studenti del III e del IV anno.
Verranno inoltre introdotti corsi di potenziamento con esperti esterni e corsi online che permetteranno agli studenti che li seguiranno di lavorare in autonomia.
Il progetto di Alternanza scuola-lavoro verrà considerato parte integrante del curriculum di ciascuno studente ai fini degli Esami di Stato: in particolare ciascun esaminando dovrà elaborare del materiale per illustrare le attività relative all’orientamento scolastico e il percorso seguito.
Ascoltando l’opinione sull’esperienza dello scorso anno scolastico di alcuni alunni del Liceo “Jacopone da Todi”, la critica emersa più frequentemente è stata quella inerente il livello di adeguatezza delle strutture messe a disposizione dal nostro territorio e il tipo di attività svolta.
A mio modo di vedere l’alternanza in sé e per sé è un’esperienza stimolante e formativa, ma deve essere fatta nel giusto modo e negli spazi più consoni.
E questo non può essere considerato un aspetto di poco rilievo, visto che ci sono casi di studenti che, impegnandosi in strutture e aziende con personale specializzato, si vedono costretti ad attività puramente manuali, come ad esempio lo scarico di merci o la semplice sistemazione di oggetti e libri nei magazzini.
Così facendo, viene a mancare in qualche misura lo scopo intellettuale e formativo, e l’esperienza diventa inefficace per l’effettiva preparazione dell’alunno a un contesto lavorativo.
Ma non bisogna essere pessimisti. Il nostro Liceo sta già ovviando a questo problema con l’individuazione di enti sul nostro territorio e anche all’estero affinché l’esperienza di alternanza avvenga nel pieno rispetto delle sue potenzialità.
Solo dando tempo al tempo si otterranno i risultati sperati. È un’attività recentemente introdotta dalla normativa, che si sta allargando anche oltre la nostra penisola e il nostro territorio.
Se una pianta solo al culmine della sua crescita è in grado di produrre i suoi frutti più belli, dovremmo essere tutti un poco più fiduciosi, specialmente se i frutti di tutto questo saranno i lavoratori di domani.
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