TODI – In questi ultimi anni, nonostante le varie azioni annunciate o messe in campo per il loro contenimento, si è registrato un incremento notevole della popolazione di volatili, nello specifico di piccioni, che creano molti disagi sia ai cittadini che ai visitatori: è sotto gli occhi di tutti, infatti, l’aumentata concentrazione di guano per alcune vie cittadine, che rischia di trasformarsi in una possibile causa di degrado per il patrimonio storico-artistico della città.
A destare preoccupazione, in particolare, molte vie meno transitate del centro storico, anche a causa della difficoltà di pulizia da parte dei mezzi meccanici, ma la situazione non è migliore nelle aree più centrali, tanto che qualcuno lamenta un’emergenza sanitaria. Non è certamente esente da questo problema il chiostro di San Fortunato, sede del nostro Liceo, dove la quotidiana ed encomiabile azione di pulizia di Pietro Aristei è solo un palliativo. Il dirigente scolastico Sergio Guarente ha più volte sollecitato le Istituzioni per una soluzione del problema: «Al momento – afferma – i dispositivi da collocare nel chiostro in funzione dissuasiva dello stazionamento dei colombi sono ancora allo studio». «Circa quattro anni fa – aggiunge – prima dell’inizio dei lavori di consolidamento del tetto del Tempio di San Fortunato, che hanno comportato la chiusura e l’utilizzazione del chiostro come deposito di materiali, furono installati, a spese del nostro Liceo, dei dissuasori acustici, che purtroppo non sortirono effetti, in quanto i colombi si abituarono rapidamente ai suoni dissuasivi». Ma come si sta muovendo su questo fronte l’amministrazione comunale? Ai lettori di Sottob@nco l’assessore Manuel Valentini (nella foto) ha parlato di un piano di allontanamento e riduzione del numero di piccioni nel territorio, approvato dalla giunta, che prevede interventi massicci su più fronti. La sua redazione, che ha comportato un lungo tempo di studio ed elaborazione, è stata predisposta alla luce del Piano di Monitoraggio e Censimento redatto da una ditta specializzata e concordata con tutti i soggetti autorizzativi, dalla Regione Umbria al Servizio Veterinario della Asl all’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che autorizzerà le catture dei piccioni di città, considerati specie tutelata.
«Dopo un periodo di sperimentazione che ha riguardato luoghi ed immobili del centro storico – afferma l’assessore Manuel Valentini – sono stati installati dissuasori olfattivi sulla Fontana della Rua per allontanare dal monumento i volatili. La Soprintendenza, inoltre, ha dato parere favorevole all’installazione di dissuasori meccanici su vari monumenti della città e sulle mura urbiche». In forza di tale parere, è stato affidato a un’impresa locale il lavoro di chiusura di tutti i fori pontai presenti sulle mura dove è stata accertata la presenza di nidi di piccioni: questo intervento, iniziato l’8 novembre, è tuttora in corso di realizzazione. «È in corso di affidamento – aggiunge – l’installazione di una rete ornitologica presso il campanile di San Fortunato, che verrà posizionata sotto la vigilanza della Soprintendenza. Dal Piano di Monitoraggio e Censimento è emersa, inoltre, la necessità di limitare la presenza di fonti d’acqua, e pertanto, in accordo con il Servizio Manutenzioni comunale, verrà realizzato un intervento di pulizia e bonifica della fontana del Fosso delle Lucrezie». Nelle prossime settimane verranno installati dissuasori meccanici e reti metalliche in Piazza Garibaldi e Piazza del Popolo a protezione dei fari di illuminazione e sui fori pontai dei Palazzi Comunali. «Poiché il contrasto alla diffusione dei colombi passa in primo luogo attraverso la preclusione all’accesso alle risorse alimentari – conclude l’assessore Valentini – sarà necessario rinnovare l’ordinanza sindacale, che integra le precedenti ordinanze già emesse nel 2001 e nel 2008, mirata a disporre interventi e comportamenti che dovranno essere posti in atto dai cittadini per limitare lo stanziamento e la proliferazione dei volatili». Per questi motivi è stato redatto un vademecum di buone pratiche da adottare sugli immobili di proprietà pubblica e privata, ed è in corso di definizione una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini che informi sui metodi “ecologici” previsti dalla normativa nazionale, da adottare fin da subito.
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