TODI – Nei mesi di marzo e aprile di quest’anno, le classi terze del Liceo “Jacopone da Todi” si sono recate a Terni alla Cascata delle Marmore nell’ambito del progetto “A tutt’acqua”, promosso da ERG, ente gestore delle cascate. All’arrivo, agli studenti del Liceo è stato presentato il progetto da parte del personale ERG: a seguito della visita guidata alla Cascata delle Marmore e alla centrale di Galleto, ogni gruppo costituito da cinque ragazzi avrebbe dovuto realizzare un elaborato inerente ciò che si è appreso durante la giornata. Con l’occasione, il personale ERG ha fatto il punto con i ragazzi sull’impiego e sull’utilizzo delle risorse rinnovabili in Italia e nel mondo, sulla loro importanza e su come ERG si impegni nello sviluppo sostenibile: da quasi 80 anni l’ente opera nel settore dell’energia ed è attivo nella produzione di energia eolica, idroelettrica e termoelettrica. È il primo operatore eolico in Italia e tra i principali in Europa con centri logistici in Italia, Germania e Francia.
L’importanza dell’energia è stata ribadita attraverso la visione del filmato Cinema 6d in cui si percorre lentamente la parte finale del fiume Velino per poi tuffarsi nel grande salto della Cascata e, dopo l’impatto, per scendere, in un rafting virtuale, lungo le rapide della Cascata, conoscendo il suo meraviglioso habitat naturale da un punto di vista non comune. Durante la visione del filmato, grazie non solo all’uso degli occhiali 3D, ma anche ad altri effetti sensoriali, si ha la percezione di essere immersi nella scena che si sta vedendo.
Nella restante parte della mattinata gli studenti hanno visitato la Cascata delle Marmore, formata dall’unione dei fiumi Nera e Velino. Si tratta di una cascata a flusso controllato, tra le più grandi d’Europa, che è suddivisa in tre salti e ha un dislivello complessivo di 165 m. Il suo nome deriva dai sali di calcio presenti sulle rocce che sono simili al marmo bianco. Aperta alla massima portata soltanto un paio di ore al giorno, la cascata alimenta la centrale di Galleto, visitata nel pomeriggio, che produce energia elettrica. La centrale, la più grande d’Europa, venne realizzata nel 1929. L’impianto venne realizzato per un migliore sfruttamento del bacino Nera-Velino a fini produttivi. Dopo il 1962, gli impianti vennero nazionalizzati con l’istituzione dell’Enel, che procedette al raddoppiamento dell’impianto con la messa in funzione nel 1973 della Centrale di Monte S. Angelo. L’edificio principale, progettato dall’architetto Cesare Bazzani, è tripartito in tre corpi: uno ospita le turbine, un secondo i trasformatori, un terzo è destinato alla partenza delle linee elettriche.
È stata un’esperienza positiva in cui gli studenti hanno avuto l’opportunità di riflettere sull’importanza dell’energia e sul modo in cui viene prodotta, con particolare attenzione verso le risorse rinnovabili, fondamentali soprattutto per le nuove generazioni nella prospettiva di un futuro sostenibile.
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