IL CUORE COLORATO DI TODI

TODI – Nascosta nel cuore di Todi, conosciuta da pochi, c’è una casa apparentemente normale ma che racchiude al suo interno una vera e propria opera d’arte. Chiamata Casa Dipinta, questa struttura ospita i capolavori del pittore irlandese Brian O’Doherty, noto anche con il suo alter ego Patrick Ireland, creato per protestare contro il governo britannico a seguito della famosa Bloody Sunday del 1972. 

Arrivato a Todi nel 1975 grazie a George Tatge, un amico fotografo, l’artista inizia a dipingere le pareti della casa assecondando le richieste della moglie Barbara Novak, anche lei pittrice, scrittrice, critica d’arte e titolare della cattedra di Storia dell’arte al Barnard College di New York per 40 anni. La donna, infatti, era scontenta della vista grigia offerta dalla città, essendo la casa ubicata lungo una stretta strada medievale e quindi senza panorama dalle finestre.

 

«Cosa significa la casa per me? La casa è un’opera d’arte indipendente. – dice l’artista – Quando ci vivo è come se stessi indossando un cappotto multicolore, che ci rende felici. Una felicità, una gioia che voglio trasmettere a tutti i visitatori, incluse voi tre. Ho avuto la possibilità, inoltre, di lavorare in completa autonomia, facendo ciò che volevo, cosa non sempre possibile nei musei. L’unica persona che mi ha aiutato a decidere la disposizione dei dipinti è mia moglie Barbara, che ha un superbo senso del colore».

La prima opera realizzata nella casa è Diversi livelli di puntini, situata nella camera da letto; si tratta di un quadrato magico nel quale non si ripetono mai, nelle righe e nelle colonne, gli stessi colori e lo stesso numero di puntini. Continua il suo operato con delle “finestre” che rappresentano i diversi momenti della giornata: Il Mattino, Il Mezzogiorno, Il Tramonto, La Notte. In aggiunta, Brian dipinge La Luna Nuova e La Luna Piena. Particolarità della stanza sono i Rope Drawings che inquadrano, attraverso delle corde fissate al soffitto e al pavimento, due porte e due finestre. Con questo effetto l’artista è riuscito in un gioco di prospettive: sembra infatti che le corde di una porta incrocino quelle dell’altra e viceversa, creando una sorta di confluenza. In questo piano, oltre alla camera da letto, si trova anche un bagno nel quale si può entrare attraverso una porta che dall’interno sembra incorniciare una delle finestre e il letto. Abbiamo chiesto a Brian il motivo di questa scelta ed egli ci ha spiegato che «il bagno ha ampi spazi. Potrebbe essere la stanza della casa dipinta nel modo migliore. Volevo incorniciare la porta rivolta verso la camera e la parete dipinta sopra il letto». A sua volta, la porta è incorniciata dai cerchi del Paradiso dantesco. «Ho subito pensato a Dante mentre dipingevo i cerchi concentrici… è come se mi avesse “visitato”, e in quel momento ho capito che doveva restare». Qui si può trovare anche un particolare specchio tridimensionale, che mostra quattro riflessi della persona.

Si scende al primo piano, mediante delle scale denominate Organo di colori per le tinte con le quali sono state dipinte e perché richiamano le canne di un organo. Tra i colori usati spicca il nero, che è l’ultimo particolare aggiunto dall’Irlandese. «A volte l’umore può essere più cupo o più spensierato così come le tue emozioni, e il colore lo riflette. Il muretto vicino allo scalino per giungere alla camera da letto è più scuro rispetto alle altre tonalità della casa. Volevo fosse d’impatto». Qui troviamo il salotto, dove si ha un ulteriore esempio di Rope Drawing che, in questo caso, è la stilizzazione di un trittico – il titolo esatto è Trecento – incorniciato da corde che ne delimitano i confini in base al punto di vista dal quale vengono osservate.

Il particolare del piano terra che risalta maggiormente è un grande arco con su disegnate le parole del mantra di Brian, ONE HERE NOW, sia in alfabeto celtico, l’Ogham, che in quello italiano. Questo suo motto indica il fatto che siamo tutte persone diverse, che vivono in un determinato luogo e in un dato momento.

«Anche quando non sono a Todi, la Casa è nei miei pensieri. Quindi, ovunque io sia, la Casa è sempre con me», commenta infine Brian.

Pur non avendo avuto l’opportunità di visitare la casa insieme al pittore, abbiamo avuto due eccellenti guide: Elisa Picchiotti, una delle prime promotrici della Casa Dipinta, e la prof.ssa Paola Rondolini, che ha realizzato negli anni progetti di varia natura con gli studenti dell’indirizzo scientifico del Liceo “Jacopone da Todi”.

 

 


 

 

TODI – Hidden in the heart of Todi, known by a few, is located a small house apparently normal but that holds a real masterpiece. Called Painted House, this structure houses the Irish painter Brian O’ Doherty’s artworks; the artist is also known as Patrick Irland, his alias which was created to protest against the English Government after the Bloody Sunday in 1972.

Arrived in Todi in 1975 thanks to George Tatge, photographer and friend of the couple, the artist starts to paint the house walls going along with his wife Barbara Novak’s requests, unhappy  of the city’s greyness.

«What does the house mean to me? The house is now an independent artwork. When I am living in it, it feels like I am wearing a multi-colored overcoat -and that makes we very happy- a happiness, a joy I want every visitor, including the three of you, to feel.
Also, I had complete control over what I did, which you don’t always get in Museums. The only other person who helped me decide what went where was/is my wife Barbara, who has a superb sense of color.»

The first work carried out in the hose is Different Levels of dots, situated in the bedroom; this is a magic square where there’s no repetition, in rows and columns, of the same colors and of the number of spots. He Continues his work with some “windows” which represent the different moments in a day: The Morning, The Sunset, The Night. In addition, Brian paints New Moon and Full Moon. Peculiarity of the room are the Rope Drawings which frame, through ropes fixed on the ceiling and on the floor, some doors. With this effect, the artist succeeded in a perspective game: it seems in fact the one door’s ropes cross the other one’s and viceversa, creating a kind of confluence. On this floor, besides the bedroom, there’s also a bathroom that you can enter through a door that frames the bed and a window from the inside. In turn, the door is framed by Dante’s Heaven Circles. We asked to Brian why he made this choice and he explained us that «The bathroom has great spaces. It may be the most successful painted room in the house. I wanted to frame the door to the bedroom and the painted wall over the bed. Not much of Dante there, but I thought of him when I was painting the concentric circles… so he “visited” me, and I felt he should stay.» Here you can also find a particular  three-dimensional mirror which shows four reflexes of the person that stares at it.

Going downstairs, you use steps known as Organ of colors because of the colors employed to paint them and because of the similarity with the organ’s pipes. Among the shades used, black is conspicuous and is the last particular added by the Irish: «Sometimes your mood, your emotion is darker or brighter and color reflects that. The dark stepped staircase wall on the left going up to the bedroom is darker than the rest of the house. I wanted it to be strong.» Here you can find the living room where there is another example of Rope Drawing which, in this case, represents a small house framed by ropes which define its borders according to the point of view from which you look at it.

The detail of the ground floor that stands out is the big arch on which the words of Brian’s mantra, ONE HERE NOW, are drawn; they are both in Celtic alphabet, the Ogham, and in Italian. His mantra indicates the fact that we are all different people, who live in a given place in a given moment.

«Even when I am not in Todi I occupy the house in my mind. So wherever I am the House is always with me.»

Even if we hadn’t the opportunity to visit the house with the painter, we’ve been driven by excellent guides: Elisa Picchiotti, one of the first promoters of the Painted House and the teacher Mrs. Paola Rondolini, who has already done, in years, different projects with the scientific High school’s students. 

Giulia Corsini, Ludovica Rellini e Lisa Tulli

 

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