TODI – Un incontro tra ben tre generazioni di studenti del Liceo “Jacopone da Todi” che si sono ritrovati per ricordare il Liceo durante i difficili anni della guerra. È quello che si è tenuto il 7 ottobre scorso, su iniziativa dell’Associazione “Ex Allievi” del Liceo.
Erano presenti all’incontro Luigi Corradi, Giorgio Rapaccini, Giovanni Friggi e Marina Balli, adolescenti durante la seconda guerra mondiale; il presidente dell’Associazione “Ex Allievi” Stefano Barlozzari (di cui si può leggere in fondo un messaggio per i lettori); Manfredo Retti, storico insegnante del Liceo; l’attuale preside Sergio Guarente e noi giornaliste per Sottob@nco. Ciò che accomunava tutti era il frequentare o l’aver frequentato il Liceo “Jacopone da Todi”.
Sono stati loro, “i più grandi” della compagnia (classi 1926-1927), a raccontarci la loro vita durante quel periodo difficile, ricordando brutti e bei momenti passati insieme al Liceo.
Luigi e Giorgio nel 1943 sono stati costretti a frequentare la scuola di Todi a causa dei bombardamenti che stavano devastando la loro città, Terni. Todi era una realtà tranquilla, ma la sede del Liceo si era trasferita momentaneamente nel Teatro comunale.
Entrambi sono ancora legati e grati alla nostra città per averli rasserenati e formati così bene da riuscire ad ottenere il lavoro che volevano. L’ingegner Luigi Corradi ci ha raccontato la sua carriera: ha progettato in parte lo stadio “San Paolo” di Napoli e ancora contribuisce alla costruzione di stadi in tutto il mondo. «Credo che questa lucidità mentale abbia un’origine: Todi», afferma. Luigi, pur avendo avuto in seguito idee completamente diverse, dice di essere, in realtà, grato al Fascismo per avergli dato la possibilità, in quel preciso momento, di sperare in un futuro migliore, e quindi di avergli insegnato a sognare. Infatti la sua ambizione da ragazzo era quella di diventare pilota o aeromodellista, come desiderava anche Giorgio. Quest’ultimo, invece, è un medico, sogno che è nato in lui quando ha visto una donna incinta morire durante l’unico bombardamento che ha colpito Todi nel corso della guerra. «Quella doveva essere per me l’ultima volta che vedevo una donna morire in quel modo». Ma nel frattempo ha sempre coltivato la sua passione per la pittura e la scultura. Nel 2016 sono state esposte le sue sculture in piombo nella Galleria Forzani di Terni.
Giovanni Friggi, nato a Todi, ha frequentato il Liceo e, diventato dottore in medicina, ha svolto la sua professione per tanti anni a Todi come medico di famiglia e specialista in cardiologia, conosciutissimo e stimato da tutti. «Quando vedo il Liceo provo una grande gioia – afferma – ogni volta varco il portone con riverenza e amore».
Marina Balli, anche lei nata a Todi, è stata studentessa e poi insegnante del Liceo “Jacopone da Todi”. «Se dovessi decidere un momento del passato da rivivere – ci confida – sceglierei senza dubbio gli anni del Liceo» e invita noi studenti ad approfittare di questi anni di formazione: «lo studio per me è sempre stato divertimento, come è stato successivamente l’insegnamento. La scuola è una cosa divina che ci fa crescere e ci insegna a vivere».
Ma la scuola durante quel periodo era molto più difficile di oggi: anche una buona parte degli studenti, infatti, poteva essere non ammessa all’anno successivo. «A Todi erano tutti studiosi e quindi anche noi ci siamo dovuti adeguare e impegnare molto. – affermano Giorgio e Luigi – Ora però siamo molto grati al Liceo “Jacopone da Todi” per averci istruiti in un modo così rigoroso, ed in particolar modo dobbiamo ringraziare il professor Vegezzi e la sua severità». Tutti e quattro ricordano, inoltre, con grande piacere il preside Valentino Valentini, che li accoglieva a scuola sempre con gioia, e il suo successore Giovanni Bilancini.
«È anche per questo che è per me un onore presiedere questo Liceo», risponde il nostro Dirigente scolastico, Sergio Guarente.
«Il Liceo Jacopone da Todi è la scuola più bella del mondo», ecco ciò che pensano gli ex studenti del Liceo.
E come dargli torto?
Non possiamo che ringraziare i quattro ospiti di averci fatto capire quanto è importante e bella la nostra scuola e la nostra città. Ma soprattutto siamo loro grati per averci fatto comprendere che bisogna apprezzare la nostra vita e il periodo in cui viviamo. Anche perché, come dice la professoressa Marina Balli: «a 20 anni tutto è bello, anche se c’è la guerra», quindi figuriamoci adesso!
Natalie Greene, Giulia Mannaioli e Margherita Rinaldi
«L’Associazione degli ex allievi del Liceo “Jacopone da Todi” ha con entusiasmo organizzato questo incontro con la scuola e con i suoi illustri anziani frequentatori. Debbo dire che anche noi della generazione di mezzo siamo rimasti molto commossi da quanto detto da questi decani ex allievi ed io in particolare perché sono stati compagni di scuola di mio padre e nei loro racconti ho rivissuto quello che lui diceva, sempre ricordando con commozione ed affetto gli anni del Liceo “Jacopone da Todi” fino agli ultimi giorni della sua vita, parlando spessissimo dei suoi compagni e professori. Il Liceo ha lasciato in tutti noi suoi frequentatori un segno indelebile nel nostro carattere e un solido bagaglio culturale utile per tutti gli indirizzi universitari, sicuramente sarà così anche per voi! Vi invito, quando avrete ultimato il vostro ciclo nel Liceo, a non tagliare quel cordone ombelicale che ad esso vi lega e che come avete potuto vedere può restare integro anche dopo moltissimi anni. Saluto tutti con affetto augurandovi un futuro universitario di grandi soddisfazioni che sicuramente avrete perché, ricordatevi, chi ha frequentato il Liceo parte con una marcia in più!»
il Presidente dell’Associazione “Ex Allievi” Stefano Barlozzari
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