TODI – Esiste dal lontano 1990, su iniziativa di Carlo Ferdinandi, ed è diventata un’importante realtà sportiva, promotrice di eventi inseriti a pieno diritto, ormai, nel calendario delle manifestazioni cittadine. Si tratta dell’associazione “Arcus Tuder”, grazie alla quale piccoli e grandi possono dedicarsi al tiro con l’arco nel campo di Pontenaia. Più di 50 gli iscritti, provenienti anche da Torgiano, Marsciano e Grutti, di cui una dozzina donne- le più agguerrite- e sei bambini. Arcieri, insomma, dai 10 agli oltre 80 anni, considerando che il più giovane è Edoardo Menconi di 10 anni e il più vecchio è il maestro Albano Torasso, 83 anni, una vita spesa nella realizzazione di armature e spade.
A farci scoprire i dettagli di questo sodalizio il presidente in carica Carlo Rellini.
Inizialmente l’Associazione partecipava esclusivamente a gare del campionato FITARCO, poi nel 1995 fu la volta del “De Quintana Vel Mittarella”, singolare rievocazione dei giochi medievali con giostre di cavalieri e gara di tiro con l’arco. Dal 2010 l’Arcus Tuder partecipa al campionato nazionale Fitast (Federazione Italiana Tiro con l’Arco Storico Tradizionale), al quale sono iscritte, ad oggi, circa sessanta città tra cui Todi. L’idea è stata quella di costruire attorno alla gara un vero e proprio evento, con tanto di conferenze, esposizioni di prodotti alimentari, d’artigianato e visite guidate organizzate da Elisa Picchiotti.
Ed è nata “Todi- La Città degli Arcieri“, iniziativa di spicco tra le manifestazioni tuderti che si è svolta il 14 e il 15 aprile scorso e ha ospitato per il nono anno consecutivo il “Torneo Arcus Tuder”. «Questa gara- spiega Rellini- ha il più alto numero di iscritti di tiro con l’arco. 420 sono stati quelli giunti a Todi e facenti parte di varie compagnie, da Enna a Monselice vicino Padova, che in costume storico hanno affrontare gare in un percorso itinerante che era suddiviso in venti tappe o piazzole sparse in vari angoli del centro storico». Un modo per far riscoprire, a tuderti e turisti, le bellezze della città di Todi e coinvolgere appieno i partecipanti nell’atmosfera medievale, riscoprendo quelli che erano gli svaghi tipici del tempo, dal mercatino d’artigianato locale “Tipico Todi” al banchetto in costume nella Sala delle Pietre, dalla conferenza sull’Ordine Templare “Traditio Templaris” alle esibizioni della compagnia dei Grifoncelli. «In questa edizione- aggiunge Rellini- abbiamo sperimentato anche il T Day, con sconti particolari nei negozi, e un accordo con la cooperativa Culture che ha permesso di avere a costi ridotti anche l’ingresso a tutti i musei di Todi».
Novità di quest’anno, il gemellaggio con la città di Enna volto a consolidare il rapporto d’amicizia che già da tempo legava le città.
L’altro punto di forza dell’Arcus Tuder è “La Disfida di San Fortunato“, che si tiene in occasione della festa del Santo Patrono della città, il 14 ottobre. Nonostante il mese poco felice dal punto di vista turistico, questo evento è quello con maggiori probabilità di sviluppo, anche in considerazione che prima a Todi, in occasione della festa del patrono, non si faceva nulla al di fuori delle celebrazioni religiose. 170 gli arcieri coinvolti e 10- 12 le piazzole. È stato reinserito il mercatino e ricreato il Palio dell’Aquila tra i sei rioni delle città, mentre il pomeriggio si svolge il lungo corteo storico fino a San Fortunato con la rievocazione della benedizione del cero votivo a San Fortunato e l’accensione della lanterna. Vengono invitate numerose compagnie di arcieri e gruppi storici provenienti da varie città, con taverne e menu ad hoc predisposti da alcuni ristoranti della città.
Il prossimo 6 giugno la città ospiterà la cerimonia inaugurale della 51° edizione del Campionato Europeo di Tiro a Volo che per il secondo anno si tiene a Pian Cardato, presso il Comune di Collazzone, con 800 atleti da tutta Europa, America e Australia, e gli arcieri tuderti saranno ancora presenti con il corteo di tamburini, sbandieratori e suonatori.
Da ciò si evince che l’attività dell’ “Arcus Tuder” sia andata sempre più negli anni arricchendosi e potenziandosi, annoverando al suo interno campioni con l’arco storico e tradizionale quali Mauro Castrini e Ettore Bertoldi.
Resta da consolidare la presenza nelle scuole, con corsi destinati a ragazzi di varia età, anche disabili, che potrebbero e dovrebbero usufruire di una struttura a norma, regolare. E su questo fronte una buona nuova giunge dall’amministrazione comunale: il campo di tiro con l’arco presso gli impianti sportivi di Pontenaia verrà potenziato in modo da avere una struttura idonea ad ospitare anche gare di livello nazionale e internazionale. Verrà realizzato un campo gara per tiri fino a 70 metri e verranno aggiunti spazi al coperto per facilitare le esercitazioni durante l’inverno e svolgere gare indoor da 18-25 metri, insieme alla realizzazione di una palazzina servizi che ospiterà una sala polivalente, gli spogliatoi e bagni uomini/donne/disabili.
«Se si riuscisse a realizzare questa struttura – commenta Carlo Rellini – sarebbe un importante passo in avanti. Non solo polo per la città ma servizio con un’indubbia funzione sociale».
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