TESTIMONI D’INCLUSIONE

TODI – “Il Centro Speranza di Fratta Todina cerca di svilupparsi sempre più come un luogo in cui professionalità e carità evangelica offrono un servizio qualificato alle persone con disabilità e alle loro famiglie”.
Attraverso queste semplici parole, il dottor Gianfranco Castellani, neurologo e direttore sanitario del Centro, spiega la struttura sanitaria riabilitativa, socio-riabilitativa ed educativa che, nel comune umbro di Fratta Todina, da più di trent’anni offre servizi diagnostici, riabilitativi, educativi, percorsi di crescita per il benessere di bambini ed adulti con disabilità e disturbi dell’apprendimento.

Il Centro Speranza è gestito dalla Congregazione “Suore Ancelle dell’Amore Misericordioso” e prende il nome dalla sua fondatrice, Beata Madre Speranza, la quale nel 1948 aveva creato nello stesso Palazzo Altieri una struttura in grado di soddisfare le necessità delle famiglie bisognose del luogo. Dal 17 settembre 1984, accoglie persone con bisogno di attività riabilitativa ed educativa. Prima con una visione locale, oggi il Centro è una struttura sanitaria convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale e accreditata dalla Regione Umbria.

Il Centro propone ai suoi ospiti tre formule di accesso tramite il servizio semiresidenziale diurno, laboratori protetti e il servizio di riabilitazione ambulatoriale per minori, oltre ad altri servizi privati di neuropsicologia per l’età evolutiva, riabilitazione fisica, attività fisica adattata in acqua e psicoterapia per adulti e coppie. L’equipe multidisciplinare del Centro Speranza conta oltre 60 operatori specializzati quali educatori professionali, medico neurologo e neuropsichiatra infantile, terapisti della riabilitazione (logopedia, fisioterapia, psicomotricità, musicoterapia, attività fisica adattata, danzamovimentoterapia), operatori socio sanitari, infermiere, assistente sociale, una coordinatrice pedagogica, una psicologa e una psicoterapeuta, le suore Ancelle dell’Amore Misericordioso, volontari e tirocinanti. Sono circa cento gli ospiti assistiti giornalmente che sfruttano i servizi proposti dalla struttura. 

Al cuore di ogni attività riabilitativa ed educativa vi è come principio ispiratore il valore della vita umana, accolta e valorizzata in tutte le sue espressioni.

Per far vivere al ragazzo esperienze significative in modo da sentirsi un vero e proprio protagonista della sua vita, il Centro offre diversi laboratori dove l’assistito trascorre buona parte del suo pomeriggio.
Nel laboratorio di ceramica i ragazzi con disabilità realizzano piccoli manufatti e anche bomboniere tradizionali con l’aiuto del maestro d’arte, usate come bomboniere solidali.
Il laboratorio di cucina è dotato di tutti i confort: tavoli alti per l’accesso semplificato per le persone con ridotta mobilità e piani di lavoro spaziosi.
Nel salone della parrucchieria, diverse volte al mese, un esperto qualificato si rende disponibile per tagliare i capelli e creare acconciature ai ragazzi, così da renderli partecipi della propria vita e farli sentire a loro agio tra i coetanei.

Un momento dell’inaugurazione dei “laboratori protetti” lunedì 14 maggio.

Oltre alla serra e al frutteto, la continua volontà del Centro Speranza di rinnovarsi e ingrandirsi è resa evidente dal nuovissimo progetto di OrtoInsieme. Coltiviamo il futuro, presentato pochi giorni fa, progettando uno spazio esterno destinato alla coltivazione di ortaggi, la realizzazione di un pergolato e di vasche rialzate per l’accesso facilitato per le persone con sedia a rotelle. I ragazzi in questo modo potranno apprendere nuove abilità, scoprire nuovi prodotti, annusare profumi, vedere forme e colori, stimolando i cinque sensi.

Nella foto il parco del Centro Speranza

Da sempre la struttura si è impegnata anche sul piano culturale e nell’organizzazione di iniziative e manifestazioni che promuovano una cultura di solidarietà e sensibilità verso la disabilità.
Ogni anno, vede un livello di partecipazione molto elevato alla “Camminata della Speranza”, una manifestazione che si celebra a metà settembre, volta a celebrare l’inizio dell’attività del Centro, che risale al 17 Settembre 1984.
L’Associazione Madre Speranza Onlus è al fianco del Centro Speranza per finanziare progetti che contribuiscono alla crescita qualitativa del servizio di riabilitazione gestito dalla Congregazione delle suore Ancelle dell’Amore Misericordioso. È possibile partecipare alla raccolta fondi e dare continuità al servizio del Centro Speranza scegliendo di destinare gratuitamente il 5×1000 dell’Irpef attraverso i moduli della dichiarazione dei redditi (730, Unico e CUD), riportando il CODICE FISCALE 94088450542. 
Ogni anno i contributi economici derivanti da questo importante strumento di sussidiarietà si sono concretizzati in innovazioni e progressi realmente tangibili e fondamentali per le persone con disabilità e le famiglie del territorio. 

Per tutti gli interessati, è possibile esercitare volontariato al Centro, così da sviluppare relazioni e integrazioni sociali.

Un momento della premiazione del concorso di quest’anno

Da circa otto anni è nata un’amicizia con il nostro Liceo, un’idea quasi casuale grazie a Federico Morlupi, assistente amministrativo in servizio dal 2001 al 2010 al Liceo “Jacopone”, e Giuseppina Bruscolotti, già docente del Liceo “Jacopone”. Suor Graziella Bazzo, coordinatrice pedagogica del Centro Speranza, è stata la prima, insieme a Giuseppina e Federico e ai docenti che ne hanno preso le redini (i professori Paola Rondolini e, di seguito, Silvia Massetti e Carlo Ceccarini), a ideare e strutturare il progetto di bandire ogni anno un concorso sul tema della disabilità. Un concorso cui partecipano gli studenti di tutti gli indirizzi liceali delle classi quarte.

L’educatrice Susanna Cicchi, e i ragazzi del Centro Speranza propongono un argomento ai partecipanti che possono esprimere la loro idea attraverso un disegno, una poesia o un testo in prosa. I giudici sono proprio gli ospiti con disabilità del Centro che decretano un vincitore.

La premiazione dell’edizione 2018 del Concorso indetto dal Centro Speranza tenutasi presso il Liceo il 30 maggio 2018.

Per l’edizione del 2018 il tema è stato: “Una società perfetta: bullismo, disabilità, accettazione” . La premiazione è avvenuta mercoledì 30 maggio, alla presenza del dirigente scolastico Sergio Guarente, dei docenti Carlo Ceccarini, Livio Fratini e Silvia Massetti, e ha visto i ragazzi del Centro Speranza premiare al primo posto Valentina Venturi (4AS) con un elaborato scritto in cui si sottolineava l’importanza dell’unicità di ogni essere umano. Al secondo posto Alessandra Betti (4AS) con un elaborato grafico, il disegno di un volto che evidenzia quello che la società vuole, cioè la perfezione di ogni essere.E tra le menzioni speciali individuate dai ragazzi della giuria uno dei più apprezzati è stato Andrea Milillo
Fantasia e creatività sono stati gli ingredienti fondamentali che i ragazzi hanno usato per la realizzazione del proprio lavoro.  I liceali partecipano sempre attivamente a questa iniziativa, soprattutto perché riescono a vedere con i propri occhi questa piccola, ma grande realtà presente a pochi chilometri da Todi. 

Elena Lazzoni

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