[di Roxana Vlad Mariana, VBL a.s. 2017/2018]
Cara Isabella,
Mi è arrivato adesso l’invito per il tuo matrimonio. Ad essere sinceri, sono rimasto per un paio di secondi con la busta in mano, fissandola. Non riesco a crederci. Ti sposi. Proprio tu che dicevi di non volerlo mai fare.
In un momento le nostre vite si sono incrociate, ricordi? Non so tu, però io sì. Lo ami veramente?
Quando ci siamo lasciati è prevalso l’orgoglio.
Non sono mai riuscito a capire il tuo dolore, o forse non volevo capire. I tuoi sbalzi d’umore e il loro motivo. Tutte le volte che mi chiedevi ”Per favore” o mi supplicavi, io non facevo altro che ignorarti. Mi preoccupavo di non passare da stronzo con le altre e invece l’unica persona di cui avrei dovuto preoccuparmi ce l’avevo al mio fianco. Mi sono cullato sul fatto che tu ci saresti stata per sempre, che avresti perdonato qualunque mio sbaglio e le mie mancanze nei tuoi confronti. A volte ho percepito la tua freddezza, quando stavi sulle difensive persino con me. Avevi ragione.
Lo hai detto molte volte ma non ho mai dato peso alle tue parole. E alla fine lo hai fatto. Mi hai lasciato davvero. Avrei dovuto fare qualcosa per trattenerti, ma sono rimasto solamente a guardare. Le notti in cui mi chiamavi alle due o le tre di notte in singhiozzi, cercavi di parlare ma la voce ti usciva appena. Mi raccontavi di quanto stavi male. Però anche lì ero una pietra. Quello che sei arrivata a fare per colpa mia…mi sono sentito una merda, non volevo crederci. Di fronte a tutto ciò, per l’ennesima volta, non ho saputo dirti altro che un misero ”Mi dispiace”, senza alcun valore.
Dopo un po’ hai cominciato a scrivermi che era tutto apposto. Vedevo le tue foto nelle quali sorridevi e me ne ero convinto. Poi io non ti ho più risposto e hai smesso di insistere. Ma sai, comunque aspettavo sempre un messaggio da parte tua.
Mi sei mancata, il letto era troppo grande e faceva troppo freddo. E c’è tutt’ora un vuoto lasciato dalla tua assenza. Molte volte ho pensato di venire da te e ricostruire il nostro rapporto. Non ho mai avuto il coraggio di dirti e fare tutte queste cose. Ero orgoglioso. Sono stato un codardo. So quanto hai sofferto prima di incontrarmi e mi ero promesso di non farti mai soffrire. L’ho fatto invece. E forse sono stato la persona più meschina.
Mi sono reso conto di tutto il male che ti ho fatto. Di cosa ho perso. Ho avuto altre relazioni ma non sono durate più di tanto. Le altre non erano te.
Adesso suppongo tu sia felice, che in questi anni tu abbia trovato una persona migliore di me. Spero che questo signor Taylor sia un uomo con la u maiuscola.
Quando eri solo mia non ho saputo tenerti. Sono cambiato, ma non credo ti importi più. Ormai è troppo tardi.
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