TODI- Creare un forte collegamento identitario con la scuola e dare un sostegno alle sue iniziative: queste le motivazioni e gli scopi che nel 1994 spinsero l’allora presidente Guido Mammoli e gli altri soci fondatori tra cui Aldo Spaccatini, Nelida Baglioni, Gabriella Scarinci, Manfredo Retti, Luigi Foglietti e Filippo Orsini a dar vita all’Associazione Ex Allievi del Liceo “Jacopone da Todi”.
«Obiettivo primario dell’Associazione Ex Allievi del Liceo Jacopone è dare un sostegno, anche economico, agli alunni meritevoli della scuola», spiega l’attuale presidente, Stefano Barlozzari, eletto 7 anni fa e giunto al terzo mandato: l’ultimo patrocinio è stato offerto in occasione della tredicesima edizione della “Gara Nazionale di Greco Antico” intitolata al compianto grecista Gennaro Perrotta e dedicata al tragediografo greco Sofocle, promossa dal Liceo classico statale “Gennaro Perrotta” di Termoli e dal Rotary club di Termoli, cui hanno partecipato le due allieve frequentanti l’ultimo e il penultimo anno del corso classico, Lucia Coata e Martina Sistoni Pepparoni.
Aiuti organizzativi sono stati offerti nel corso degli anni nell’ambito delle varie iniziative della scuola, in particolare “I Venerdì del Liceo”, il ciclo di conferenze che si tengono nell’ Aula Magna della scuola.
L’associazione è composta da un consiglio direttivo formato da 12 membri che si riuniscono almeno due volte l’anno, coordinato dal presidente, in carica per tre anni.
Da sempre uno dei sostenitori e dei collaboratori all’interno dell’Associazione Ex Allievi è il professor Francesco Tofanetti, ex preside del Liceo.
«L’associazione degli ex allievi è stata costituita per dare la possibilità agli ex allievi e agli ex docenti di partecipare alla vita della scuola in quanto il liceo, con il suo progetto culturale e con la sua attività educativa, costituiva per molti allievi, e segnatamente per coloro che avevano poi ben meritato sia nella loro attività culturale che nelle loro professioni, un periodo fondamentale della loro formazione. In essi c’era il desiderio di mantenere un legame con la scuola e di contribuire alla sua opera di formazione e di educazione. Per questo motivo l’attività è stata programmata soprattutto con progetti culturali che hanno coinvolto ex allievi di prestigio e personalità di rilievo nazionale. Il primo presidente, il compianto avv. Domenico Mammoli, ha supportato inizialmente la scuola curandone la costituzione e l’organizzazione. Successivamente il lavoro si è indirizzato soprattutto ad un significativo apporto culturale e di supporto al lungo lavoro fatto tra gli anni 1998 e 2003 di rinnovamento e adeguamento delle strutture, dopo il terremoto del 1998, che ha visto la piena collaborazione del sindaco Catiuscia Marini e della Regione dell’Umbria».
La prima manifestazione di rilievo, cui l’Associazione Ex Allievi diede supporto, fu l’incontro con Ernesto Galli della Loggia e Paolo Mieli; successivamente avvennero l’incontro con il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, con ex allievi quali Claudio Peri, allora docente di Scienza dell’alimentazione nell’Università di Milano, il professor Emore Paoli, preside della Facoltà di Lettere e Lingue dell’Università di Tor Vergata, l’incontro Internazione organizzato dal prof. Fabrizio Cleri, dell’Università di Lille.
«Abbiamo bisogno dei giovani», dice il presidente Stefano Barlozzari che rinnova l’invito ad iscriversi all’Associazione Ex Allievi del Liceo a tutti coloro che sono cresciuti e che sono stati educati nella scuola. «Ci si accorge della ricchezza formativa e umana del liceo solamente anni dopo che si è usciti dalla scuola: il liceo e più in generale tutte le scuole superiori sono l’unico momento nell’arco della nostra esistenza in cui conviviamo per cinque anni consecutivi con le stesse persone e i legami che si vengono a formare in alcuni casi sono indissolubili e i contatti vengono mantenuti per il resto della vita. Uno degli obiettivi della nostra associazione è mantenere in contatto tra loro gli ex compagni di scuola che, insieme, possono contribuire alla crescita dell’offerta formativa che essa può dare».
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