[contributo a cura di Gaia Zoppetti, 1AL a.s. 2017/2018]
TODI – Un giovedì mattina diverso dal solito per noi alunni del 1AL e 1BL, privilegiati per aver potuto incontrare l’attore e scrittore Silvio Muccino. Dopo aver letto e commentato in classe il suo ultimo libro, Quando eravamo eroi, grazie all’invito della prof.ssa Cristina Belli, abbiamo avuto l’opportunità di conoscerlo e di parlarne anche con lui. Un ragazzo gioviale, simpatico e solare, dalla mentalità aperta, pronto ad ascoltare le nostre opinioni e a rispondere alle nostre domande.
Parlare con lui non è come discutere con un adulto, ma con un nostro coetaneo: è stato capace di esprimersi in modo semplice e diretto, di coinvolgerci con un discorso spontaneo e profondo. Silvio ci ha parlato del suo libro: la storia di un amore alternativo, di una forte amicizia e di un grande coraggio, ma anche di debolezze e fragilità e, soprattutto, di cambiamenti. Ha parlato dell’adolescenza, il periodo più bello, ma anche più difficile che una persona possa affrontare, la fase in cui ci troviamo ora noi ragazzi, nella quale siamo in continuo cambiamento, cresciamo così velocemente e ci sentiamo inadatti, a disagio con il nostro corpo, quasi inclassificabili, troppo normali per essere alternativi, ma troppo strani per essere normali, dei veri e propri “alieni”, come lui stesso dice nel suo libro. Entriamo in contatto con quello che è il mondo che ci circonda, con tutte le possibilità che ci offre, ma anche con i suoi aspetti negativi, un mondo nel quale siamo noi a scegliere la nostra strada e a costruire il nostro futuro.
Silvio non pensava di riuscire a coinvolgere anche i ragazzi con la sua storia, che noi invece abbiamo molto apprezzato, essendo sì un libro forte ed esplicito, ma nel quale siamo riusciti a trovare noi stessi dietro alle maschere dei personaggi, tutti diversi tra loro, pieni di insicurezze, di difetti, di sogni e di speranze, d’altronde proprio come noi. In ognuno dei vari personaggi Silvio ha inserito una parte di sé, in modo che uniti potessero rispecchiare ogni aspetto della sua personalità.
Un momento di confronto e di crescita, un incontro piacevole e interessante, del quale sicuramente porteremo un piacevole ricordo, sperando però che non sia l’ultimo.
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