Le amareggiate spumose onde che
all’alba nascono e che, oltre l’orizzonte,
sole
e splendendo,
sfociano,
trascinano veementi,
travolgono impetuose,
abbandonano,
sulle lisce sponde d’avorio,
un cadavere soppresso dalla forza creatrice della vita.
Quel volto esanime eroso lentamente dal sale,
verrà dimenticato
anche dalla sua stessa viva anima che,
sepolta lì, dalla calda sabbia umana,
non ritrovando l’intimo calore
del corpo in cui si è maturata,
ormai granuloso,
deturpato,
irriconoscibile,
si arresterà a poco a poco,
sola e in silenzio…
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