TODI- Lo scorso 20 dicembre si è tenuta presso il Teatro Comunale di Todi la 34esima edizione della Cerimonia di premiazione delle Borse di Studio della Fondazione “Franco Todini”. Dopo un’edizione svolta in modalità telematica a causa della pandemia, l’ottocentesco Teatro della nostra cittadina ha accolto pubblico e premiati e fatto da sfondo a questo evento, volto anche alla commemorazione del ventennale dalla scomparsa del Cavaliere Franco Todini.
Franco Todini è nato a Quadro, una frazione di Todi, il 23 ottobre 1933; ha iniziato l’attività come imprenditore agricolo negli anni ’50 e successivamente negli anni Sessanta ha fatto il suo ingresso nel settore delle costruzioni. Nel 1970 l’azienda “Todini Costruzioni Generali” ha superato i 100 miliardi di fatturato e ha trasferito la propria sede a Roma. La società ha operato in diversi ambiti, tra i quali quello delle opere stradali, ferroviarie e aeroportuali, oltre al settore turistico-alberghiero, con sedi in Italia e all’estero, con tremila dipendenti. Nel 1984 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro dalla Presidenza della Repubblica e l’Università degli Studi di Perugia nel 1992 gli ha conferito la laurea “honoris causa” in Ingegneria civile.
Franco Todini insignito Cavaliere del Lavoro Franco Todini
Franco Todini era un uomo caratterizzato da una grande passione per il lavoro e per l’innovazione, accompagnata da una peculiare generosità nei confronti del territorio tuderte. Si è rivelato uno straordinario imprenditore, con una ammirevole capacità di visione che si è allargata a numerose iniziative nell’ambito della cultura e della vita sociale. Aveva una grande fiducia nei giovani e nel loro futuro ed è riuscito ad incoraggiarli e a sostenerli grazie alla sua lungimiranza, istituendo le Borse di Studio ai migliori studenti degli Istituti superiori di Todi al fine di premiare il merito e il talento giovanili.
Ancora oggi la Famiglia Todini, attraverso la Fondazione istituita in suo nome, prosegue l’opera del Cavaliere con grande attenzione nei confronti del mondo giovanile. Le Borse di studio furono create da Franco quando era ancora in vita: tanti sono stati i ragazzi premiati in questi anni con un assegno di studi che li accompagna per tutta la durata del loro percorso di studi universitario. Quest’anno il numero dei ragazzi premiati è salito a 371, con oltre 600mila euro erogati dalla fondazione. Sono un premio al merito e un segno di attaccamento alla sua città di origine e hanno come obiettivo quello di stimolare nei giovani l’autoimprenditorialità.
La 34esima edizione della cerimonia di premiazione delle Borse di studio ha visto la partecipazione di alcuni ospiti: Sergio Guarente, Preside del Liceo “Jacopone da Todi”, Donatella Tesei, Presidente della Regione Umbria, Antonio Ruggiano, Sindaco di Todi, Maria Rita Pitoni, Ispettore Tecnico Scolastico Regionale dell’Umbria, Maurizio Oliviero, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Luisa Todini, Presidente della Fondazione Franco Todini e figlia del Cavaliere, che ha ricordato suo padre con immenso affetto e gratitudine.
Ospite d’eccezione è stato Alberto Luca Recchi, compagno di Luisa Todini ed esploratore del mare che ha intrattenuto i giovani studenti raccontando le sue esperienze “marine”. Laureato in Giurisprudenza, ha lavorato nel mondo della finanza, ma poi la passione per il mare lo ha portato dagli squali della finanza a quelli delle barriere coralline, dove ha vissuto avventure incredibili. Ha organizzato la prima spedizione nel Mediterraneo alla ricerca delle balene, la prima alla ricerca degli squali e la prima alla ricerca dei capodogli. E’ l’unico italiano ad aver realizzato un libro per il National Geographic, ha scritto cinque libri in collaborazione con Piero e Alberto Angela e tiene conferenze nei teatri italiani con Piero Angela. L’ultima si è svolta il 6 gennaio all’Auditorium di Roma.
Innamorato del mare, sono gli squali ad avere un posto di riguardo nel suo cuore… “Ho cominciato in un periodo in cui lo squalo era visto come un mostro. Il primo dei tanti che ho incontrato nel mio cammino non l’ho cercato, l’ho trovato per caso: stavo cacciando aragoste nel centro del Pacifico, tenendo il braccio in una fessura, quando ad un certo punto sentii una presenza dietro di me improvvisa, grande, muta. Il “predatore del mare” non ringhia, non ruggisce, arriva in silenzio. Mi girai sobbalzando vedendo un grande squalo, tirai via il braccio dallo scoglio e tagliandomi iniziai a perdere sangue. Vedendo la mia fine ormai vicina, rimasi sorpreso vedendo il grande pesce ignorarmi e passarmi vicino indifferente. Quello squalo ha cambiato la mia vita”. Sentendosi loro vittima, ha iniziato a cercarli dappertutto. Li ha descritti a parole in maniera obbiettiva, ma ha lavorato con le immagini forzando la mostruosità dell’animale. Ad un certo punto si è reso conto della smoderatezza cui la pesca indiscriminata andava incontro, dei danni compiuti e ha lavorato per cambiare questa prospettiva…il mare è la vita di tutti noi. Gli squali sono i grandi registi del mare: hanno una funzione preziosa per la sua salute, sono i grandi protagonisti del mangiare e dell’essere mangiati, tengono l’equilibrio predando i pesci più deboli in modo da evitare la diffusione di epidemie a tutti gli altri. “Noi viviamo in un mare, il Mediterraneo, molto pericoloso per gli squali. Il mondo dei pesci è un mondo interessantissimo e assolutamente sconosciuto. Abbiamo attraversato i mari per venti, trenta mila anni non sapendo nulla di quello che c’era sotto, ignorando il paradiso sottostante. Dobbiamo imparare a conoscere e rispettare il mondo sottomarino, la nostra specie egocentrica deve impegnarsi a diventare una specie “ecocentrica””.
Il racconto della vita di Alberto Luca Recchi è stato uno sprone per i giovani a perseguire le proprie inclinazioni, trasformare la propria passione in un lavoro rende la vita stessa uno stimolo ed un piacere.
La giornata si è conclusa con la consegna delle Borse di studio agli studenti più meritevoli che nell’anno 2019-2020 hanno conseguito il diploma di maturità in una delle scuole secondarie di secondo grado della città di Todi e hanno poi proseguito gli studi all’Università. A ricevere le borse di studio sono stati questi ragazzi: per il liceo ‘Jacopone da Todi’, Sara Pucci con 100 e lode (classico), Natascia Agus con 100 e lode (scientifico), Anna Carosi Martinozzi con 100 e lode (linguistico) ed Elena Antonini con 100 e lode (scienze umane); per l’istituto ‘Ciuffelli-Einaudi’, Valentina Rancini con 100 (turismo), Elisa Pasqua con 100 e lode (agrario), Federico Lombardi con 96 (Costruzioni ambiente territorio) ed Erica Marconi con 100 e lode (Amministrazione finanza e marketing).
Sottob@nco mi ha permesso di condurre l’evento e introdurre gli ospiti della giornata. E’ stato un grande onore e piacere, ringrazio il mio giornale e la Fondazione Franco Todini per avermi dato questa opportunità.
Il mondo di oggi avrebbe bisogno di più adulti come Franco Todini, in grado di incoraggiare e supportare i ragazzi in cui riponeva tutta la sua fiducia. Voleva la presenza dei giovani in azienda, desiderava che ricoprissero ruoli importanti perché i giovani sono talentuosi, creativi, ma soprattutto sono il futuro!
Anastasia Franco
Foto a cura di Marta Mantilacci
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