LA SFIDA DI VERONICA: RIPRENDIAMOCI IL NOSTRO TEMPO!

Lo scorso 25 marzo, in occasione dell’ultimo incontro dei “Venerdì del Liceo” (una tra le molteplici iniziative promosse dal nostro Liceo), il poliedrico Fernando Muraca, esperto in tecnologie di ripresa digitale, in compagnia di un ospite molto speciale, ha presentato il suo libro “Liberamente Veronica”. Il testo è stato pubblicato nel 2020 dalla casa editrice Città Nuova. É un romanzo che vede come protagonista una ragazza di nome Veronica, di 15 anni, che decide di affrontare la sfida che le viene proposta dalla sua professoressa d’italiano: abbandonare per trenta giorni tutti i social e notare quanto e come la sua percezione del mondo possa cambiare in quel determinato periodo di tempo. Dal racconto di quelle 720 ore trascorse senza Facebook, Whatsapp, Instagram…emerge, in particolar modo, la logorante dipendenza che essi esercitano sull’esistenza di tutti gli adolescenti, in questo caso rappresentati proprio da Veronica. L’attuale e incalzante trama, assieme al linguaggio giovanile e fresco del libro, hanno procurato fama a livello nazionale allo scrittore Fernando Muraca. Adatto a tutte le età, la lettura è consigliata, in particolare, a tutti i genitori che hanno interesse nell’avvicinarsi alle menti dei loro figli, completamente immersi in una realtà che vede i social essere padroni assoluti della loro esistenza. La condizione “schiavile” di chi è succube delle icone digitali, al contrario di quanto si possa pensare, è una problematica seria e reale, e in quanto tale, come Muraca sottolinea implicitamente nel romanzo, deve essere gestita e limitata consapevolmente. Crisi, sforzi mentali, paura di essere tagliati fuori dal dinamico mondo digitale, sono le reazioni tipiche provocate dal distaccamento prolungato dai social che, anche nel caso di Veronica, emergono. Nonostante i giovani siano consapevoli dei potenziali pericoli provocati dall’uso dei social, afferma Muraca, riscontrano notevoli difficoltà nel non utilizzarli o addirittura considerano impossibile privarsene del tutto. Mancanza di concentrazione, avanzata perdita del contatto con il mondo reale, dimensione illusoria dei propri contatti, insonnia, problemi d’ansia, d’autostima, percezione negativa di se stessi e degli altri, proliferazione di contenuti falsi…sono solo una piccola parte dei fattori negativi, dei quali, il mondo digitale è intriso. Durante l’incontro con l’autore, la presenza dell’ospite speciale ha stupefatto tutti i presenti: Veronica, ormai diciannovenne, ci ha resi partecipi della sua esperienza, descrivendocela in prima persona. Ciò che la protagonista ha riscontrato da questo esperimento sociale, è stata la presa di coscienza dell’uso consapevole del proprio tempo. Disintossicarsi dai social significa scegliere cosa fare della propria vita, piuttosto che dissiparla e disperderla in vane navigazioni sui social. Dare valore alle persone, alle cose, ai momenti e agli attimi: è questo di cui ogni giorno ci priviamo, solo per costruire un profilo fasullo della nostra persona su una piattaforma non reale. Chi mai, sul modello di Veronica, avrebbe il coraggio di uscire da questo mondo irreale? Chi avrebbe mai il coraggio di riscoprire cosa si cela dietro ad uno schermo? Molti, reduci da una vita sulla quale non hanno mai alcun tipo di reale controllo, di certo, troverebbero impossibile una sfida come quella citata nel libro, me compresa. Dovremmo sforzarci di dare precedenza al mondo reale, dovremmo mettere la nostra salute mentale e fisica prima di una mera illusione, dovremmo restituire valore a tutto ciò che lo ha perso, dovremmo farlo, per noi stessi.

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