EDIZIONE STRAORDINARIA PER LA GUERRA IN UCRAINA
PERUGIA – La mattina di domenica 24 Aprile 2022, dopo un minuto di silenzio, intorno alle 9, un corposo corteo prende il via da Perugia puntando verso Assisi. Oltre 10.000 persone marciano “per salvare la povera gente che è rimasta sotto le bombe, per scongiurare la catastrofe atomica, per impedire l’esplosione di una nuova devastante crisi sociale e ambientale”.156 Comuni, Province e Regioni, 53 Scuole, 88 Associazioni nazionali, 359 Associazioni locali (senza contare le migliaia di persone che si sono aggiunte liberamente) marciano per manifestare il proprio dissenso verso la guerra, marciano per la pace.
Si tratta della XXVI Marcia per la Pace Perugia-Assisi, è un’edizione straordinaria che segue di pochi mesi l’edizione biennale di ottobre. “Dal 24 febbraio, la guerra in Ucraina avanza facendo strage di vite innocenti. […] Ogni giorno che passa, lo scontro s’innalza e la guerra diventa più disumana e cieca distruggendo ogni residuo spazio di pace. Va fermata subito!!! ” si legge sul sito ufficiale della manifestazione.
La manifestazione ha ampio seguito, la si può seguire in diretta sui social, nella giornata RAI 3, Rai Radio 1, Umbria Radio dedicano interventi speciali alla questione, ne parlano i telegiornali. Ad alimentare l’impatto mediatico le cariche pubbliche più rilevanti, tutte in qualche modo coinvolte: “Saluto e ringrazio i partecipanti alla marcia straordinaria Perugia Assisi per la pace e la fraternità che si svolge oggi, come pure quanti vi hanno aderito dando vita ad analoghe manifestazioni in altre città d’Italia” afferma Papa Francesco durante la recita del Regina Caeli in Piazza San Pietro; “Pensavamo di essere usciti da un momento difficile che ci ha visto tutti molti provati di fronte alla pandemia, invece inaspettatamente una guerra terribile nel cuore d’Europa. Quindi oggi dalla Marcia deve partire un messaggio a tutto il mondo e a tutti coloro che sono chiamati a gestire questo momento complicato, di intervenire perché non si può più aspettare” sono invece le parole che Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, pronuncia sul palco della manifestazione ad Assisi.
ALDO CAPITINI E LA STORIA DELLA MARCIA
La prima Marcia per la pace Perugia-Assisi si tiene nel 1961 per iniziativa di Aldo Capitini, il “Gandhi” italiano. Capitini, uno dei più importanti pensatori italiani del ‘900, nasce a Perugia agli albori del XX secolo. Lauretosi in Lettere e Filosofia, nel 1930 viene nominato segretario della Normale di Pisa. Non sono passati troppi anni quando però viene costretto a dimettersi: egli rifiuta di aderire al partito fascista. Pacifista convinto, tra i primi in Italia a cogliere e a teorizzare il pensiero nonviolento gandhiano, Capitini è, infatti, profondamente antifascista. Egli non gode nemmeno della simpatia della Chiesa: è un forte credente, ma ciò non gli impedisce di criticare ampiamente la chiesa nelle sue opere; si definisce un “religioso laico”, religiosamente in opposizione al fascismo e laicamente in opposizione alla Chiesa cattolica. Nell’immediato dopoguerra Capitini rimane escluso sia dal CLN sia dalla Costituente, per il suo rifiuto di collocarsi all’interno delle logiche dei partiti. È però innegabile l’influenza che il suo lavoro culturale, politico, filosofico e religioso di opposizione morale al fascismo ha sulla nascita della Repubblica.
Prendendo spunto dai pacifisti anglosassoni che nel 1958, guidati dal filosofo Bertrand Russell, si radunano ad Aldermaston per una protesta antinucleare, Capitini sviluppa nel 1961 l’idea di un un corteo nonviolento che si snoda per le strade che da Perugia portano verso Assisi per un totale di 24 km. È la nascita della Marcia per la pace Perugia-Assisi. Partecipano alla manifestazione circa 20 000 persone tra cui Arturo Carlo Jemolo, Guido Piovene, Renato Guttuso e Italo Calvino. In questa storica occasione viene utilizzata per la prima volta in Italia la Bandiera della pace con i colori dell’arcobaleno (ispirata da simboli simili utilizzati in precedenti manifestazioni statunitensi e inglesi). Nel libro Opposizione e liberazione Capitini descrive l’esperienza della marcia: «Aver mostrato che il pacifismo, che la nonviolenza, non sono inerte e passiva accettazione dei mali esistenti, ma sono attivi e in lotta, con un proprio metodo che non lascia un momento di sosta nelle solidarietà che suscita e nelle noncollaborazioni, nelle proteste, nelle denunce aperte, è un grande risultato della Marcia». Nel 1962, Capitini fonda poi il Movimento nonviolento per la Pace. Per evitare di trasformare la marcia in uno stanco rituale si sceglie di non renderla annuale, tant’è che la seconda edizione si tiene solo nel 1978 (in occasione del decimo anniversario della morte di Capitini). Negli anni si sono susseguite numerose edizioni, 26 per la precisione fino a giungere alla già citata recente edizione dell’aprile 2022. Di queste, tre edizioni sono definite straordinarie, cioè convocate con urgenza in risposta a vari conflitti bellici appena scoppiati (qui l’elenco completo di tutte le edizioni).
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