FORTEZZE DI QUARTIERE IN PILLOLE

29 agosto 2022_ Infinito Futuro, anno 5 n. 3

Fortezze di quartiere in pillole

Fortezze Bastiani, il progetto di Todi Off di quest’anno, non vuole solo presentare degli spettacoli, ma anche raccontare, nel secondo tempo immediatamente successivo alla messinscena, la realtà dei territori che li hanno visti nascere. Ieri, in seguito alla prima del “Don Giovanni”, rivisitazione dell’omonima opera di Mozart-Da Ponte da parte dei Tre Barba, abbiamo incontrato Alessandro Di Somma e Eleonora Turco, coproduttori dello spettacolo e fondatori dello spazio indipendente romano Fortezza Est, moderati da Roberto Biselli e Viviana Raciti.

Fortezza Est nasce a Torpignattara, nella periferia di Roma, grazie alla passione di Di Somma e Turco, che godono entrambi di un’esperienza ventennale nel settore. L’obiettivo dei due è stato creare un luogo che potesse costituire un centro di cultura fruibile a tutti. Fortezza Est, infatti, dispone di vari spazi in cui poter esprimere e condividere idee: una libreria, una biblioteca condivisa e un teatro da 100 posti, che rendono questo luogo una vera e propria comunità.

“Investire nella cultura” è la definizione della loro attività nonostante – affermano – “possa sembrare una follia congiungere imprenditoria e azioni culturali”. La loro sfida si è presentata assai ardua in un quartiere marginale come il loro, che inizialmente non aveva  richiesta culturale ma che, grazie al loro lavoro, ha iniziato ad apprezzare. 

A conclusione dell’incontro, Roberto Biselli aggiunge quanto sia fondamentale andare a teatro per gli operatori, e così scegliere non a scatola chiusa, tramite solo progetti o in virtù di logiche di scambio tra teatri, ma perché uno spettacolo possa davvero conquistare i propri pubblici. 

Di Somma e Turco raccontano poi il lungo lavoro di monitoraggio di nuove proposte e il costante confronto con il pubblico, soprattutto in una città dove è difficile interfacciarsi con gli enti comunali e instaurare delle logiche di formazione degli spettatori su più ampia scala. Interessante è, sicuramente, la modalità di selezione dei lavori: un concorso in cui gli spettacoli, proposti “In pillole” – questo il titolo -, devono riuscire a condensare in 12 minuti le caratteristiche che li contraddistinguono. 

Di Somma e Turco, in un’intervista video che verrà pubblicata sui canali del giornale Sottob@nco, rivolgendosi alle giovani realtà culturali umbre desiderose di intraprendere un percorso teatrale, suggeriscono inoltre di intessere relazioni fruttuose con associazioni del territorio e enti pubblici. Contattateli: Fortezza Est vuole espandersi anche oltre il proprio territorio per farsi conoscere quanto più possibile, con l’auspicio di creare una solida rete culturale. 

Sara Cecchini

30 agosto 2022_Infinito Futuro, anno 5 n. 4

Fortezze milanesi

Nella seconda giornata di Todi Off, Fortezze Bastiani ci porta al confronto con gli artisti di Stabat Pater- Viaggio tra Padri Combattenti, Manuel Ferreira, Gioele Cosentino e Elena Lolli(rispettivamente attore, danzatore e drammaturga dello spettacolo).

All’interno dell’incontro, svoltosi sotto l’egida di Roberto Biselli e Viviana Raciti, sono emersi alcuni spunti di riflessione tra i partecipanti del pubblico, è emersa, come nella serata precedente, la problematica della mancanza di fondi economici per le produzioni teatrali locali ed il loro disagio nella prosecuzione delle attività. Anche  in una realtà grande e prolifica come quella della scena teatrale milanese sono complesse le strategie di resistenza.

Ferreira aggiunge quanto il mestiere del teatrante si sia praticamente ridotto a “colui che diverte”. Rimaniamo stupiti del fatto che, in due città come Roma e Milano, non ci sia una sufficiente tutela per progetti artistici di qualità. Biselli, allora, si rivolge alla drammaturga Elena Lolli chiedendole un suo parere circa l’assenza di una salda connessione culturale in Italia. La risposta risiederebbe nell’inevitabile mancanza di fondi economici – come al contrario accade nei Paesi europei di Spagna e Francia -, e per un’attitudine a non collaborare. Ma Fortezze Bastiani, in queste giornate di Todi Off, vuole lanciare un messaggio di re-esistenza: creare una rete di ogni tipo di arte che possa comunicare ininterrottamente, con lo scopo di mantenere la cultura in vita. 

Ferreira ricorda che il teatro, per rinascere, necessita di ripartire dal territorio e di trasformare l’ostacolo, rendendolo anzi una ricchezza. Sicuramente venerando è il tema  come quello trattato nello spettacolo, la disabilità, ma il tatto, la discrezione e la grande emozione lo hanno caratterizzato. 

Gli attori, in un’intervista video che vedrete successivamente sui social di Sottob@nco, raccontano quanto il loro desiderio per Stabat Mater sia stato “portare luce sui particolari di quelle persone che ogni giorno vivono in un mondo duro e difficile da raccontare”. Portare sulla scena emozioni e debolezze umane non è forse rappresentare la vita?

Sara Cecchini

Le note di Frida

Un unicum il successo della giovane musicista Frida Bollani Magoni che si esibirà stasera al Teatro Comunale alle 21. Lo spettacolo, da programma, avrebbe avuto luogo presso il Chiostro di San Fortunato ma, a causa delle condizioni meteorologiche avverse, la direzione ha deciso di cambiare la location del concerto.

Frida, figlia d’arte della cantante Petra Magoni e Stefano Bollani, ha vissuto sin da sempre immersa nel mondo musicale, raccogliendo stimoli e ispirazioni. Si avvicina al mondo della musica fin dalla tenera età di sette anni, quando comincia a studiare pianoforte classico in braille. La ragazza ha dichiarato – in un’intervista condotta da Barbara Berti – che il suo essere ipovedente non è da lei considerato un ostacolo ma un dono, in quanto possiede qualità che non sempre gli altri possono avere, come l’orecchio assoluto. Molte le collaborazioni tra cui l’Orchestra Operaia di Massimo Nunzi come cantante e pianista, lo scorso 2 giugno ha partecipato al concerto al Quirinale. Ospite al Premio Bianca d’Aponte nel 2017, nel 2021 appare su RAI 2 in “Via dei Matti numero 0”, condotto da suo padre e Valentina Cenni. Quest’estate ha iniziato il suo primo tour estivo accompagnato dall’uscita dell’album “Primo Tour”, molto vario, che tocca il pop americano nella sua  versione di Toxic di Britney Spears fino al cantautorato nazionale (toccante la sua Cura in omaggio a Battiato) che internazionale (con un passaggio sull’Hallelujah di Cohen). 

Sara Cecchini

Le note di Frida

Un unicum il successo della giovane musicista Frida Bollani Magoni che si esibirà stasera al Teatro Comunale alle 21. Lo spettacolo, da programma, avrebbe avuto luogo presso il Chiostro di San Fortunato ma, a causa delle condizioni meteorologiche avverse, la direzione ha deciso di cambiare la location del concerto.

Frida, figlia d’arte della cantante Petra Magoni e Stefano Bollani, ha vissuto sin da sempre immersa nel mondo musicale, raccogliendo stimoli e ispirazioni. Si avvicina al mondo della musica fin dalla tenera età di sette anni, quando comincia a studiare pianoforte classico in braille. La ragazza ha dichiarato – in un’intervista condotta da Barbara Berti – che il suo essere ipovedente non è da lei considerato un ostacolo ma un dono, in quanto possiede qualità che non sempre gli altri possono avere, come l’orecchio assoluto. Molte le collaborazioni tra cui l’Orchestra Operaia di Massimo Nunzi come cantante e pianista, lo scorso 2 giugno ha partecipato al concerto al Quirinale. Ospite al Premio Bianca d’Aponte nel 2017, nel 2021 appare su RAI 2 in “Via dei Matti numero 0”, condotto da suo padre e Valentina Cenni. Quest’estate ha iniziato il suo primo tour estivo accompagnato dall’uscita dell’album “Primo Tour”, molto vario, che tocca il pop americano nella sua  versione di Toxic di Britney Spears fino al cantautorato nazionale (toccante la sua Cura in omaggio a Battiato) che internazionale (con un passaggio sull’Hallelujah di Cohen). 

Sara Cecchini

Le note di Frida

Un unicum il successo della giovane musicista Frida Bollani Magoni che si esibirà stasera al Teatro Comunale alle 21. Lo spettacolo, da programma, avrebbe avuto luogo presso il Chiostro di San Fortunato ma, a causa delle condizioni meteorologiche avverse, la direzione ha deciso di cambiare la location del concerto.

Frida, figlia d’arte della cantante Petra Magoni e Stefano Bollani, ha vissuto sin da sempre immersa nel mondo musicale, raccogliendo stimoli e ispirazioni. Si avvicina al mondo della musica fin dalla tenera età di sette anni, quando comincia a studiare pianoforte classico in braille. La ragazza ha dichiarato – in un’intervista condotta da Barbara Berti – che il suo essere ipovedente non è da lei considerato un ostacolo ma un dono, in quanto possiede qualità che non sempre gli altri possono avere, come l’orecchio assoluto. Molte le collaborazioni tra cui l’Orchestra Operaia di Massimo Nunzi come cantante e pianista, lo scorso 2 giugno ha partecipato al concerto al Quirinale. Ospite al Premio Bianca d’Aponte nel 2017, nel 2021 appare su RAI 2 in “Via dei Matti numero 0”, condotto da suo padre e Valentina Cenni. Quest’estate ha iniziato il suo primo tour estivo accompagnato dall’uscita dell’album “Primo Tour”, molto vario, che tocca il pop americano nella sua  versione di Toxic di Britney Spears fino al cantautorato nazionale (toccante la sua Cura in omaggio a Battiato) che internazionale (con un passaggio sull’Hallelujah di Cohen). 

Sara Cecchini

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