TODI- Unica, inaspettata, ecco come appare Todi agli organizzatori di Jazz Life, innovativo format prodotto dalla Fondazione Umbria Jazz, con la collaborazione di Ministero della Cultura e Regione Umbria, che intende raccontare all’estero il meglio del patrimonio artistico e culturale italiano attraverso gli occhi, le esperienze e le note di musicisti che rappresentano l’eccellenza del panorama musicale jazzistico. La puntata, che verrà trasmessa in tutto il mondo attraverso i canali digitali sia di Umbria Jazz che degli altri attori e partner coinvolti, ha comportato riprese che sono state state effettuate anche con il drone nel mese di ottobre.
Gli artisti hanno visitato, seguiti dalle telecamere, molti dei luoghi più suggestivi della nostra città.
Ma partiamo dall’inizio, rivolgendo alcune domande al regista Michele Baggio, che si è mostrato molto disponibile e gentile nella collaborazione.
Che cos’è nello specifico Jazz Life?
Jazz Life è un evento singolare: si tratta di un concerto jazz che prende vita in un posto speciale, inconsueto, addirittura sconosciuto anche agli artisti prima della loro performance, un concerto che si svolge nel cuore del centro storico ma anche in zone più periferiche e racconta la vita delle città umbre attraverso gli occhi di un jazzista, un artista, la cui personalità e sensibilità entrano in risonanza con le bellezze del luogo. Uomo e territorio si incontrano, dunque, per risuonare insieme e cantare la bellezza e l’unicità del posto che funge da strumento di ispirazione per l’espressione musicale.
Attraverso gli occhi dell’artista lo spettatore scopre luoghi, sapori e caratteristiche della città in questione e il tutto è volto allo scopo di incuriosire e far scoprire all’estero la nostra italianità, attraverso la diffusione del concerto sui canali televisivi e i social media.
Non si tratta, però, di un concerto alla presenza del pubblico come accade solitamente, ma di un percorso di scoperta del singolo artista che si presta ad essere occhi, orecchie e cuore dell’inatteso borgo che lo accoglie e attraverso la sua musica, fa rivivere la sorpresa e l’emozione dell’accoglienza locale in chi lo ascolta.
Come si è arrivati all’inserimento della città di Jacopone in questo contesto?
Era il 1974 quando Umbria Jazz, il più importante festival musicale jazzistico italiano e uno dei più importanti al mondo, che il prossimo anno compie 50 anni dalla sua fondazione , organizzò il suo secondo tour di jazz gratuito diviso in cinque serate scegliendo Todi come location dell’evento, con al centro la figura incontrastata del grande Charles Mingus e il suo quintetto, insomma una leggenda del jazz.
Se è vero che Perugia e Orvieto sono storicamente le location di Umbria Jazz, è anche vero che città vicine ma non meno importanti come Terni, Todi, Gubbio, Castiglione del lago, hanno contribuito, nel tempo, al successo della manifestazione.
Ecco dunque l’origine del legame artistico e culturale con la città di Todi, legame che nel mese di ottobre è stato richiamato e ravvivato.
Quali sono state le impressioni degli artisti che sono stati a Todi?
“Todi è fighissima”, è un paese tranquillo, ma allo stesso tempo sociale, aperto, di cui abbiamo apprezzato tanto il centro storico quanto i dintorni e la campagna coi suoi colori e profumi. Todi è un luogo a misura d’uomo, molto curato e in cui tutto si muove in silenzio, ma con efficienza e grande umanità. Abbiamo, infatti, ricevuto un’ottima accoglienza e in particolare mi preme ringraziare la pubblica amministrazione che ha fornito un aiuto prezioso, mettendo a nostra disposizione spazi e mezzi necessari, apprezzando in modo significativo l’iniziativa di Jazz Life. Ma la partecipazione di Todi è stata totale, dalla collaborazione da parte della signora incontrata per strada a chi ha messo a disposizione un mezzo privato e da parte di chiunque si sia sentito parte di questo progetto rivolto alla propria città. L’unico rammarico è stato il mancato coinvolgimento della parte giovanile per questioni burocratiche, ma ci auguriamo che in future collaborazioni possa essere maggiormente integrata.
Un’ultima battuta su questa esperienza?
Da replicare sicuramente: possiamo affermare, senza timore di smentite, di aver conosciuto un luogo che merita tutta l’attenzione dello spettatore per i suoi numerosi pregi, luogo ideale del turismo artistico- religioso, naturalistico ed eno-gastronomico. La puntata e il concerto verranno pubblicati in due fasi distinte, nella primavera del 2023, sui canali you tube ed in seguito sui social media. Rimanete sintonizzati! Un arrivederci dunque a Todi!
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