Esiste una associazione culturale, nata a Todi per Todi. Conosciamo oggi la sua storia, dal prestigioso passato…verso il futuro!
Nella seconda metà del diciottesimo secolo, sul modello inglese delle Coffee Houses, luoghi che avevano una impronta prettamente aristocratica e venivano utilizzati principalmente per attività ludiche a favore della socialità, a Todi nacque una libera associazione costituita da tutti i cittadini di elevata estrazione sociale ed operanti al fine di conseguire il bene della comunità.
Negli anni Ottanta dell’Ottocento, con la costruzione del teatro Comunale di Todi, alla quale molte famiglie del notabilato tuderte contribuirono economicamente, si concretizzò la realizzazione di una sede fissa e durevole per il Circolo, la quale fece da sfondo, con i suoi sfarzosi affreschi, per oltre cent’anni, all’ambiente mondano dove i costituenti erano soliti praticare attività d’incontro. Nel corso del Novecento, tuttavia, l’idea di un circolo di signori divenne anacronistica; in Italia, con la caduta della monarchia, il 2 giugno del 1946, la nobiltà si vide sottrarre tutti quei privilegi di cui in precedenza aveva sempre beneficiato.
Il venir meno del tessuto sociale della nobiltà contribuì ad un progressivo ridimensionamento del Circolo, fino al suo collasso intorno al 1982; a partire da questo anno, il Teatro Comunale di Todi venne restaurato e conseguentemente, il Circolo perse la sua storica sede fino a rischiare la definitiva scomparsa.
Fu proprio in quel momento che lo spirito tudertino entrò in campo; furono numerosi gli autorevoli personaggi, tra cui il preside Cassisi, che si attivarono per far rifiorire il Circolo, istituzione d’importanza simbolica, in quanto mette in connessione e crea continuità tra passato, presente e futuro. Fu grazie all’impegno di molti che si riuscì ad ottenere il piano nobiliare dello storico palazzo Antonini Monte Marte, situato nella piazza di Todi; piano che ben presto sarebbe diventato sede ufficiale del Circolo.
Ad oggi, il Circolo Tuderte ha deciso di prendere la via del rinnovamento, rivoluzionando la sua attività, passando dalla tipologia privata e ludica a quella aperta e culturale. La volontà del presidente, Francesco Tofanetti, è quella di aprire il circolo anche ai più giovani, al fine di ridare animo a questa storica tradizione e a tutti quei luoghi meravigliosi che hanno storie secolari da raccontare e che, altrimenti, rischierebbero di essere abbandonati. Favorire la socialità, gli incontri culturali e la coltivazione delle passioni sono gli obbiettivi che il Circolo si prefissa di conseguire; solo così, il Circolo tuderte, con una storia plurisecolare alle spalle, si prepara a mostrare nuovamente la sua capacità sempre nuova di attrezzarsi, rinnovarsi e conservarsi. Un’impronta importante, verso la quale il Circolo punta molto, è quella che lasciano i giovani: è la presenza di una linfa nuova che permette alla pianta secolare di rinvigorirsi e verdeggiare.
Come affermava Socrate, il segreto del cambiamento, infatti, è concentrare tutta l’energia non nel combattere il vecchio, ma nel costruire il nuovo…e molti nuovi e prestigiosi mattoni attendono il futuro del Circolo Tuderte; solo da solide basi si può costruire un grande futuro!
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