TODI – Nella nostra città abbiamo un’importante realtà sociale, la Residenza Protetta “Veralli Cortesi”. Oggi tutti noi la conosciamo come una struttura che ospita persone anziane non autosufficienti o quasi, ma non è sempre stato così.
Nacque nell’anno 1907 ed inizialmente era un istituto per persone inabili al lavoro in grado di autogestirsi, mentre ora abbiamo un’utenza diversa con purtroppo poche persone autonome.
La Residenza ha 75 posti letto, è ripartita in quattro nuclei in base alla gravità della situazione psicofisica dell’ospite e si suddivide in due piani.
Intorno all’anziano ruotano diverse figure che sono orientate al benessere completo della persona come gli OSS, ossia gli “operatori socio-sanitari” che si occupano della cura fisica dell’ospite, dell’igiene del medesimo, del supporto alle autonomie residue e del supporto durante i pasti; gli infermieri che si occupano dell’assistenza sanitaria e di emergenza (come i prelievi per esempio) e si confrontano con la capo sala e con il direttore sanitario, il tutto in collaborazione con il medico di base dell’anziano. Nella struttura troviamo, poi, le cuoche che si occupano dell’alimentazione con un menù prestabilito da nutrizionisti che optano per un piano nutrizionale equilibrato per la cura dell’ospite; un’altra importante figura sono i fisioterapisti che si occupano della movimentazione che varia da persona a persona e che svolgono la ginnastica di gruppo; un’altra figura che si occupa del benessere dell’ospite è l’assistente sociale il quale si impegna nel monitorare la vita dell’anziano da un punto di vista pratico (documentazione, gestioni delle relazioni con l’esterno); un altro esempio di figura che, come tutti, vuole il bene dell’ospite è lo psicologo che supporta a livello psicologico l’individuo, si occupa anche di somministrare all’ingresso dell’anziano un questionario chiamato “S.P.M.S.Q” (Short Portable Mental Status Questionnaire) che verifica l’orientamento spazio temporale dell’ospite e che viene ripetuto ogni sei mesi; come ultima figura, ma non meno importante, abbiamo gli animatori che insieme allo psicologo lavorano per decidere le attività da svolgersi dal lunedì al venerdì.
All’interno della struttura si compiono diverse attività: attività ludiche che servono per far svagare gli ospiti (un esempio può essere il gioco di squadra o la tombola) e che hanno come obiettivo il mantenimento della collaborazione, la socializzazione e la collaborazione con gli altri ospiti; un altro esempio di attività sono le funzioni religiose alle quali la maggior parte degli anziani è molto legata e che si svolgono grazie all’aiuto di un parroco che da tempo frequenta la Veralli Cortesi e si occupa di questa mansione, ma anche grazie alla comunità di S. Egidio. Anche l’attività relativa all’attualità è un’altra funzione molto importante, laddove si svolgono letture di quotidiani (articoli di giornale che prevedono comprensione del testo e relativa discussione) e brani principalmente con morale.
Quiz, domande e comprensioni dei brani sono invece strumenti di stimolazione cognitiva rivolti, ove possibile, a suscitare nell’anziano risposte costruttive che consentono di attivare le risorse, ancora intatte, legate al ragionamento ed alla ricerca di soluzioni.
Nell’Istituto, si pone molta attenzione ai festeggiamenti dei compleanni e alle festività dell’anno nazionali ed internazionali (come per esempio il Ringraziamento Americano) alle quali si associa un’attività manuale, come per esempio la creazione di piccoli lavori fatti a mano con materiali come tempere, colori e carta pesta.
Quest’anno, poi, è stata sottoscritta una convenzione tra l’APSP (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona) “Veralli Cortesi” e il nostro Liceo, lo Jacopone, per lo svolgimento del PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (ex alternanza Scuola-Lavoro).
Si tratta di un’esperienza che permette agli studenti, dell’indirizzo “Scienze Umane” in particolare ma rivolto a tutti, di avvicinarsi ad un contesto di “lavoro socio-sanitario”, mettendosi nei panni delle diverse figure che “abitano” una struttura residenziale per anziani non autosufficienti (operatori, ospiti, familiari, ecc.). L’obiettivo del progetto è anche quello di supportare la cultura del volontariato, incoraggiando i ragazzi a sviluppare maggiore consapevolezza e sensibilità, anche rispetto alle future scelte di lavoro e di vita.
Ad oggi, sono stati già accolti una trentina di giovani e, per questo nuovo anno scolastico, l’APSP “Veralli Cortesi” è lieta di rinnovare l’invito a tutti gli studenti interessati al progetto.
Insomma, la Veralli Cortesi è una struttura veramente ben organizzata che pone molto impegno nella cura degli anziani e siamo molto fortunati e grati ad averla nella nostra Todi!
Angela Zerini
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