Rotary Youth Exchange: tra scuola, viaggi e nuove esperienze

Il Rotary International è una delle organizzazioni di servizio più influenti e rispettate al mondo. Fondato nel 1905 a Chicago da Paul Harris, il Rotary è cresciuto fino a diventare una rete globale con oltre 1,4 milioni di soci in più di 200 Paesi e aree geografiche. Il suo obiettivo principale è promuovere la pace, combattere le malattie, sostenere l’istruzione, sviluppare economie locali e migliorare le condizioni di vita delle comunità. 

In questo articolo si andrà ad analizzare un’iniziativa importante e unica che il Rotary International mette a disposizione per tutti i giovani tra i 15 e i 19 anni: lo Youth Exchange, grazie al quale gli studenti hanno la possibilità di trascorrere un periodo all’estero in numerosi Paesi europei o extraeuropei, immergendosi in una nuova cultura e vivendo nuove esperienze. La condizione per partecipare agli scambi è che la famiglia dello studente che ha aderito all’iniziativa si renda a sua volta disponibile ad accogliere un ragazzo o una ragazza stranieri, al fine di rendere omogenea la distribuzione dei partecipanti in tutti i Paesi.

I tre tipi di scambio:

L’organizzazione offre tre differenti opzioni per chiunque voglia aderire al progetto: 

  1. Scambio a breve termine, in cui i partecipanti hanno l’opportunità di trascorrere parte delle vacanze estive, che va da alcune settimane a pochi mesi, all’interno di una famiglia ospitante, immergendosi, seppur in poco tempo, nelle tipiche usanze e abitudini quotidiane locali. 
  1. Scambio a lungo termine: i giovani possono intraprendere un intero anno scolastico in uno dei Paesi disponibili. Come per lo scambio breve, verrà loro assegnata una famiglia ospitante in una località casuale del Paese. La famiglia si occupa di individuare una scuola o un istituto le cui materie ricalcano nel miglior modo possibile quelle dell’indirizzo scolastico che lo studente frequentava nel suo Paese. Lo scambio lungo offre opportunità più numerose rispetto a quello breve, presentando tuttavia, la possibilità di incontrare diverse difficoltà personali lungo il percorso, come periodi di nostalgia, leggere depressioni o episodi di shock culturale e difficoltà ad abituarsi all’ambiente. 
  1. Campus estivi, attraverso i quali il Rotary organizza diversi eventi culturali, educativi, sportivi e ricreativi in un determinato luogo che può variare di volta in volta, e a cui partecipano numerosi giovani da tutto il mondo. Il fine di tale attività è quello di promuovere l’interazione e l’instaurazione di rapporti d’amicizia tra i giovani, scambiandosi nozioni culturali in un ambiente ricreativo e formativo. 

Un anno in Giappone: intervista a Melissa Delli Poggi

Di seguito è riportata un’intervista a una studentessa del Liceo Linguistico Jacopone da Todi che ha intrapreso uno scambio lungo in Giappone: Melissa Delli Poggi. 

Ciao Melissa, innanzitutto che cosa ti ha spinta a prendere l’importante scelta di intraprendere un anno all’estero in un paese così lontano e diverso dall’Italia? 

Volevo lasciare la mia quotidianità in Italia perché mi ero stancata della solita routine. Sentivo il bisogno di qualcosa di completamente nuovo, di un cambiamento radicale. Ho scelto il Giappone proprio perché la sua cultura è così diversa dalla nostra e non c’è modo migliore di conoscerla davvero se non vivendoci per un anno. 

Quali sono state le tue aspettative? Sono state soddisfatte, deluse o superate? 

Non avevo aspettative particolarmente alte. Ovviamente ero felice di partire, ma non mi aspettavo di divertirmi così tanto né di ricevere così tanto supporto. Alla fine, questa esperienza ha superato di gran lunga quello che immaginavo. 

Ora che è già passato un po’ di tempo da quando sei partita, che cosa ti ha lasciato di veramente importante quest’esperienza? 

Questo anno ha cambiato completamente il mio modo di vedere il mondo. Mi sento molto più aperta a nuove esperienze, più pronta ad affrontare situazioni diverse senza paura. Ho imparato ad adattarmi, a superare le difficoltà e a cogliere il meglio da ogni situazione. Mi ha fatto capire quanto sia grande il mondo e quanto sia importante uscire dalla propria zona di comfort per crescere davvero. 

Infine, come ti senti al pensiero di dover tornare in Italia e quali saranno, secondo te, i ricordi che ti rimarranno del Giappone? Che cosa ti mancherà? 

L’idea di tornare in Italia mi rattrista molto. Quando sono partita, sapevo che prima o poi sarei tornata, ma non ho la certezza che avrò mai l’opportunità di ritornare qui dove sono ora. Per questo voglio concentrarmi sul presente e godermi ogni momento. I ricordi più belli che ho sono sicuramente quelli con la mia prima famiglia ospitante, con cui ho legato tantissimo. Mi divertivo a cucinare piatti italiani per loro, mentre loro mi facevano scoprire la cultura giapponese in un modo autentico e speciale. Un altro momento indimenticabile è stato quando ho visto Tokyo per la prima volta. Era un sogno che avevo da anni, e trovarmici davvero è stato surreale, un’emozione che non dimenticherò mai. 

Quello che mi mancherà di più saranno sicuramente le maniere dei giapponesi: sempre gentili, educati e pronti ad aiutare chiunque ne abbia bisogno. E, non lo nego, anche il modo in cui mi trattano: mi hanno sempre fatto sentire speciale, quasi come se fossi una persona famosa. 

Grazie mille per le tue risposte, e ti auguriamo un buon proseguimento. 

 
Il Rotary International offre a giovani di tutto il mondo opportunità di crescita e scambio culturale attraverso il programma Youth Exchange. Le esperienze vissute dai partecipanti, come quella di Melissa in Giappone, dimostrano l’importanza di uscire dalla propria zona di comfort e vivere esperienze che arricchiscono non solo a livello culturale, ma anche personale. 

Daniel Buonfiglio

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