STRANI QUESTI REGISTI!

Come sapete, recentemente a Todi  è stato nuovamente girato un film.
Questo ci dà lo spunto per parlare di quel particolare tipo di persone che sono i registi cinematografici.

Il famosissimo Federico Fellini diceva che “il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio”, mentre, con minor superbia (forse?), Woody Allen afferma: “se i miei film fanno sentire infelice una persona in più, sento di aver fatto il mio lavoro”. Già da questo si capisce che i registi sono persone particolari, probabilmente perché il cinema è un’arte complessa, che ne contiene altre.
E pensare che i fratelli Lumiere, con il loro proiettore cinematografico, ritenevano che la loro invenzione non avrebbe potuto avere nessun successo futuro. Certo… dipende sempre dalla personalità del regista.
Alla domanda: “i film sono meglio delle ragazze?” Quentin Tarantino risponde: “Oddio che domanda! Nei giorni piovosi forse sì”. Ma noi, invece, siamo sicuri che ricorderemo il mondo anche attraverso il cinema, perché è una bellissima forma d’arte che spesso interroga e muove molte emozioni. E ci piace ricordare un’aforisma di un altro grande regista americano, Joseph Leo Mankiewicz, che in modo molto realistico affermava: “per scrivere la sceneggiatura di un buon film ci vogliono due anni, per girarla due mesi, per effettuare il montaggio due settimane, per dare gli ultimi ritocchi due giorni, per vederla due ore e per dimenticarla due minuti”. Del resto anche uno dei nostri, Roberto Benigni, con un certo spirito pratico afferma che “il cinema non è come il mare. È come il cocomero: finché non si apre, non si sa se è buono o no.”

Adesso, per concludere, provate a immaginare una grande scena tratta da un film western. E provate soprattutto a immaginare il suo regista, David Griffith, che spazientito dalla complessità delle riprese all’improvviso urla “Insomma! Spostatemi quei diecimila cavalli un po’ più a destra”. E lo fa con la stessa semplicità con cui voi chiedete al vostro compagno davanti di spostarsi un po’ più a destra perché non vedete bene la lavagna. In quei diecimila cavalli spostati come se niente fosse c’è tutta la grandezza del cinema.

Buona visione!

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