Il mondo del cosplay ad UmbriaCon Fiere

BASTIA UMBRA – Insieme a Sottob@nco ho avuto la possibilità di partecipare la scorsa settimana alla seconda edizione UmbriaCon Fiere di Bastia Umbra che si è svolto da giovedì 16 gennaio fino a domenica 19 gennaio, per un fine settimana di eventi a tema videogiochi, manga e fumetti, serie TV, anime e tutto il mondo della cultura giapponese e coreano. Ma non appena siamo arrivati l’ambito che ci ha sicuramente impressionato più di tutti è stato quello del cosplay.
Il cosplay è un’attività molto sentita in tantissime comunità di appassionati: da Star wars a League of Legends, dalle serie anime ai fumetti Marvel, ma in cosa consiste?

Termine coniato per la prima volta dal reporter giapponese Takahashi Nobuyuki per descrivere i fan mascherati da protagonisti delle serie di fumetti fantascientifici visti alla “WorldCon” di Los Angeles, Treccani (2024) lo definisce come:

Passatempo consistente nel travestirsi da personaggi di videogiochi, fumetti, cartoni animati, film o letteratura fantasy, per ritrovarsi in occasioni pubbliche come raduni, convegni, festival, oppure semplicemente con altri appassionati.

Ma cosa ne pensano i cosplayer stessi e come descriverebbero questa esperienza?

Abbiamo chiesto a diverse persone presenti, e da quello che abbiamo potuto evincere dalle loro risposte, questo hobby non solo è sentito da persone di tutte le età, dai bambini agli adulti più anziani, ma vengono spese anche centinaia di euro per riuscire a ricreare alla perfezione vestiti, capelli, make-up e strumenti di scena dei nostri personaggi preferiti. Inoltre ci è stato detto di come travestirsi da personaggi iconici con vestiti molto più elaborati di quelli che si vedono tutti i giorni aiuti molti ad uscire dallo stress e dalla monotonia di tutti i giorni. Sentirsi persone nuove ma comunque a noi familiari, persone che amiamo da sempre.

Non si pensi che questa attività sia seguita solo da partecipanti occasionali, ci sono anzi migliaia di persone in tutto il mondo che l’hanno resa il loro lavoro a tempo pieno: come abbiamo potuto imparare dai vari “workshop” offerti durante la giornata il mondo del cosplay non si limita all’apparenza fisica. Dietro ogni cosplayer professionale ruota un team di fotografi, make-up artist, prop artist, cosmaker e social media managers. Infatti pare che sia fondamentale avere un profilo social molto curato e seguito, non solo a fini di visibilità ma anche per attirare gli sponsor che più di tutti finanziano l’attività, come gli stessi proprietari dei personaggi ritratti o case cosmetiche.

Ma non è sempre necessario un intero team per approdare in questa professione, molti iniziano da soli con una videocamera ed un paio di parrucche. In ogni caso la comunità dei cosplayer si è sempre rivelata negli anni come una comunità estremamente aperta ai meno esperti e sono personalmente grata di aver potuto fare quest’esperienza e venire a conoscenza di un mondo indescrivibilmente vasto e colorato.

Eleonora Mariani

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