TODI – Mirabilia Tudertina: questo il nome della mostra, allestita nelle sale del Museo Civico di Todi e visitabile fino al 30 giugno 2017, costituita da codici, manoscritti e pergamene che hanno giocato un ruolo determinante per la formazione della nostra città, provenienti dall’Archivio Storico, dalla Biblioteca Comunale e dagli Archivi Ecclesiastici; un vero e proprio viaggio nella storia.
Grazie alla mostra è possibile ammirare testi e documenti di vario genere che mostrano numerosi lati e sfaccettature della città di Jacopone, scavando nel suo passato: una collezione che spazia da bibbie atlantiche (così definite per le loro grandi dimensioni), antifonari e testi universitari a piccoli libri per le preghiere personali, passando per dei “bestseller” dell’epoca, come una Legenda Aurea, contenente agiografie di alcuni santi. I pezzi, sottolinea Fabiola Bernardini, direttrice della Biblioteca Comunale “Lorenzo Leoni”, sono «unici, molto rari e di un valore inestimabile»: circa 28 codici riferiti a personalità di spicco del panorama tuderte del tempo, del calibro di Jacopone, del vescovo Pietro Caetani, di suo nipote Benedetto, che successivamente diventerà papa con il nome di Bonifacio VIII, del cardinale Matteo d’Acquasparta, citato anche da Dante, e di molti altri che hanno fatto sì che la nostra città sia diventata quella che viviamo oggigiorno.
Un altro aspetto importante della mostra è osservare come fossero scritti i testi: l’impaginazione era molto curata e veniva ideata prima della stesura, in modo da porre al centro della pagina, scritto a caratteri grandi, l’argomento principale, circondato da diversi approfondimenti in caratteri più piccoli. L’importanza dei documenti è anche testimoniata dall’utilizzo di materiali pregiati come l’oro e il lapislazzulo, sebbene siano presenti prodotti più naturali e a portata di mano come noci di galla, curcuma, funghi o pietra.
Questi sono i documenti di maggior importanza della mostra: il primo statuto comunale umbro (1275 ca.), un diploma dell’imperatore Federico II (1140), con tanto di sigillo in ceralacca ancora integro, due Moralia In Iob vallombrosani, che descrivono le norme del perfetto cristiano, vari libri universitari e il lascito testamentario del cardinal Bentivegna.
L’esposizione ha il compito di far capire come si sia formata la Biblioteca dell’Archivio Storico di San Fortunato, anche avvicinando un pubblico più vasto a testi che sono normalmente studiati da pochissimi eletti. Osservando i vari documenti ci si accorge anche della strabiliante cura con cui sono stati prodotti: «Gli scritti – racconta Fabiola – non sono stati scelti seguendo un criterio prettamente scientifico. […] Ci serviva stupire, far capire quanto questo materiale fosse bello, oltre che prezioso per la storia».
La redazione di Sottob@nco consiglia vivamente di visitare Mirabilia Tudertina perché la storia è molto importante, e ognuno di noi dovrebbe cercare di conoscerla più a fondo possibile. Diceva Winston Churchill: «Più si riesce a guardare indietro, più avanti si riuscirà a vedere».
Lascia un commento